Gentile Redazione,
continua la strategia di alcuni eletti calabresi del Movimento 5stelle nel cercare di diminuire i trasporti sul tratto tirrenico nel silenzio degli altri rappresentanti dei 5stelle che dovrebbero difendere il territorio dove sono stati eletti.
Dopo la proposta della senatrice Abate di Corigliano-Rossano che vuole sopprimere la fermata di Cosenza del futuro treno freccia che da Sibari andrà a Roma, arriva a dargli manforte la sua collega crotonese Barbuto.
Questa, commentando l’approvazione del contratto di programma tra il Ministero dei Trasporti e RFI scrive testualmente in un articolo di stampa:
Tuttavia, essendo innegabile che anche tra le due dorsali calabre, la jonica e la tirrenica, vi sia una differente situazione, tutta in danno della prima, si è esplicitamente raccomandata la previsione, nel rispetto del diritto alla mobilità, di una serie di interventi tempestivi ed efficaci che, oltre a riequilibrare l’offerta rendendo il servizio ugualmente efficiente e veloce su entrambe le coste, restituiscano le medesime opportunità e pari dignità a tutti i cittadini calabresi“.
In pratica non si limita a chiedere più treni sulla jonica, che sarebbe una richiesta legittima ma si raccomanda di riequilibrare l’attuale offerta che è sbilanciata. Questo vuol dire togliere qualche treno dalla parte tirrenica e metterlo dalla parte jonica.
Gli altri eletti del M5S non hanno nulla da dire?
Ai cosentini Morra, Orrico, Ferrara va bene così? Misiti, eletto sulla costa tirrenica, Melicchio e anche i lametini D’Ippolito e Furgiuele, leghista ma sempre di governo, sono d’accordo?
Invece di limitarsi a chiedere più opportunità di trasporto per le loro zone le senatrici del M5s vogliono a forza diminuire le opportunità degli altri calabresi in una guerra tra poveri che penalizza una parte. E gli altri del movimento muti. E dire che il loro capo Di Maio invece il proprio bacino di voti se lo cura eccome facendo votare addirittura un condono per Ischia, contro i principi portati avanti dal movimento finora.
Con osservanza
Lettera firmata da Iacchitè.com