Adesso è ufficiale, dopo mesi e mesi di pettegolezzi, oggi rivelatisi veri, anzi verissimi.

La senatrice calabrese Gelsomina Silvia Vono, di Soverato, lascia il gruppo parlamentare del movimento cinque stelle, dopo 18 mesi dalla sua elezione, per passare con Matteo Renzi.

A dare il benvenuto al nuovo acquisto di “Viva L’Italia” il neo compagno Ernesto Magorno.

La senatrice giá in passato era stata associata al partito democratico calabrese per via di una sua esperienza nel comune di Soverato nella giunta di centrosinistra.

La Vono però, ai tempi delle ultime elezioni nazionali, venne difesa dalla deputata Dalila Nasci.

Ecco cosa scriveva pubblicamente la Nesci sulla ormai ex collega, attaccando la stampa

“certa stampa il problema della Calabria è diventata l’avvocato Silvia Vono, candidata M5s al Senato nel collegio uninominale di Vibo Valentia. È colpevole, secondo quell’informazione che fantastica sotto elezioni, di essere stata vicina al Pd, addirittura come assessore, e d’aver poi cambiato bandiera.

La verità è un’altra. La nostra candidata, da tempo impegnata nel Comitato civico per la trasversale delle Serre e nella difesa legale gratuita di operai sfruttati, si presentò due volte per diventare consigliere comunale di Soverato (Cz). Nel 2014 venne eletta in una lista civica contrapposta al Pd. Fece l’assessore all’Ambiente con il sindaco Ernesto Alecci, poi rieletto primo cittadino e da poco tesserato del Pd, che giusto “a caso” l’ha ricompensato con un posto nel listino proporzionale per la Camera, nel collegio Calabria Sud.

Siamo, dunque, di fronte a una sovversione dei fatti, ma a questo ci siamo abituati. Il falso scandalo di Silvia Vono le ha fatto tanta pubblicità: sia perché la stampa ha preso un granchio, sia perché la candidata 5stelle ha la fedina penale immacolata, sia perché adesso è più nota la sua biografia civile. Naturalmente, ringraziamo di cuore i giornali che hanno voluto farci questa inaspettata cortesia.

Per il resto, gli stessi giornali hanno forse dimenticato che proprio in zona Pd ci sono situazioni in corso un po’ curiose, non certo di carità paolina. Mi riferisco alle vicende degli attuali consiglieri regionali Francesco D’Agostino e Orlandino Greco. Trovatele su “Google”, che è un libro aperto. Io evito di annoiarvi…”