862milioni 709mila 609euro, questo è il debito totale della sanità regionale, ma come precisa in un video messaggio il presidente della Calabria, nonché commissario ad Acta alla Sanità, Roberto Occhiuto, questa somma fa riferimento alle “pretese creditorie e sono di molto inferiori rispetto al totale del debito sanitario di tante regioni del Sud”. Pretese creditorie che dovranno essere accertate, pertanto gli uffici regionali lavoreranno a stretto contatto con la Guardia di Finanza. “Siamo sicuri – ha detto Occhiuto – che dopo gli accertamenti questa cifra diminuirà ancora di più”.

Insomma, Occhiuto fa intendere che in dodici anni di commissariamento non si è mai proceduto con una verifica del debito, ma si sono attuati tagli solo sulla base di stime grossolane. “Ora – ha detto – è chiaro che non siamo in dissesto, che la nostra sanità non era messa bene, ma che non era allo sfascio. Anzi, lo sfascio è stato alimentato proprio dai continui tagli, dai piani di rientro, portando molti calabresi a dover migrare fuori regione per curarsi”.

Per Occhiuto la certificazione del debito è una buona notizia, ma ora bisognerà anche farsi restituire quanto in questi anni lo Stato ha tolto alla Calabria.