“La nostra amministrazione comunale è stata ed è sempre aperta ad ogni tipo di confronto, purché basato sulla lealtà ed abbia come fine unico l’interesse collettivo e non quello dei singoli. Proprio per questo motivo, non riusciamo a comprendere il senso della protesta pacifica svoltasi venerdì mattina su via Margellina. Di sicuro, chi si è fatto promotore di questa iniziativa, dovrebbe però riflettere sulla pochissima partecipazione, sia da parte dei nostri concittadini, che da parte dei commercianti della zona”.
L’amministrazione guidata dal sindaco Gianfranco Ramundo dice la sua sulla manifestazione di protesta, organizzata da qualche commerciante di via Margellina, nella Marina, partendo da una valutazione oggettiva, che tutti hanno potuto visionare dai video pubblicati sui social network: la partecipazione quasi nulla.
“Su via Margellina e sull’annosa questione della chiusura o non chiusura della stessa arteria nei periodi estivi, il discorso è sempre stato chiaro: se non c’è la volontà di buona parte, di chi opera ed ha attività commerciali o professionali su quella strada, non si può agire d’impeto o di forza, in quanto non potremmo mai permetterci di avvantaggiare qualcuno a discapito di altri. Non sarebbe giusto, specialmente in questo momento storico, con la necessità di aiutare tutti, a seguito dei danni economici causati dal Covid-19. Ad ogni modo, la scelta di renderla isola pedonale soltanto nelle ore serali, è risultata quella che ha raccolto l’unanimità, garantendo tutti. A nulla, pertanto, servono manifestazioni, che hanno più un sapore pretestuoso e politico. E la poca partecipazione lo ha dimostrato, ancora una volta. Così come è ingiusto affermare che il nostro è un paese in degrado. Ci chiediamo come può, chi gestisce esercizi commerciali, offrire una immagine così negativa della propria comunità? Per non parlare dell’effetto boomerang, che atteggiamenti del genere potrebbero causare al nostro tessuto economico e, pertanto, alle attività stesse, che stiamo cercando di sostenere in tutti i modi possibili: sospensione della tassa sul suolo pubblico, aumento degli spazi esterni e quant’altro”.
E la nota redatta dal palazzo di città prosegue: “C’è un altro tema, che dovremmo affrontare, perché sembra si stia facendo un po’ di voluta confusione: la pulizia del paese. Da quando, chi sporca non viene menzionato e si dà la colpa dell’inciviltà altrui a sindaco ed assessori? Che nuova moda è mai questa? È evidente, che di fronte all’assenza di senso civico, dovremmo fare tutti squadra e stare tutti dalla stessa parte. Invece no, per qualcuno, ogni problematica è quella buona per addossare le colpe all’Amministrazione comunale. E così facendo non si fa certamente il bene comune, anzi. Si alimentano divisioni e strumentalizzazioni politiche, che i cittadini non accettano. Ed è da questa consapevolezza, che nasce la non partecipazione a tali forme di protesta sbagliate ed organizzate in modo troppo personalistico ed irresponsabile. Quel che la nostra bellissima comunità cerca e chiede è il dialogo, l’armonia, il confronto, ma senza prevaricazioni e senza furbizie o tentativi di imporre soluzioni vantaggiose per qualcuno e irrispettose per altri. Anche perché noi non siamo ostaggio dei voti o delle famiglie ed affermare ciò offende l’intelligenza di un popolo, che vota coscienziosamente e in libertà. Restiamo comunque aperti al dialogo, ma nel rispetto delle regole, che non possono più essere infrante”.