Torna il sorriso a Fuscaldo.

Le accuse della procura di Paola, che avevano portato alla misura cautelare per il sindaco Gianfranco Ramundo, per il vicesindaco Paolo Cavaliere e per l’assessore Fuscaldo, sono state ribaltate dal tribunale del riesame di Catanzaro.

I tre politici Fuscaldesi, riabbracciate le rispettive famiglie, totalmente liberi, sono stati  riabilitati dalla prefettura di Cosenza, riuscendo a tornare  ai rispettivi posti amministrativi.

Cessano dunque a Fuscaldo le attivitá del commissario prefettizio Micucci da Paola.

Il sindaco Ramundo, che per tutta la durata della reclusione si è sempre dichiarato innocente, tramite la propria bacheca Social ha voluto lanciare un messaggio tanto chiaro quanto deciso, in vista del futuro ormai prossimo, lanciando un guanto di sfida agli avversari politici

“Sono consapevole, perché me lo dice la mia coscienza e me lo dicono i valori e gli ideali in cui ho sempre creduto, della dura e grave ingiustizia che ho subito.
D’altronde, l’opera di risanamento morale ed etico, che abbiamo portato avanti all’interno della macchina amministrativa del nostro ente, ne è testimone fedele.
Un percorso di lealtà e di tutela dei nostri concittadini, che va avanti ancor più spedito e che non intendiamo fermare.
Un futuro che dobbiamo difendere dagli sciacalli e dagli avvoltoi tornati a farsi rivedere, nonostante i danni del passato.
Li affronteremo ancora una volta, con la forza della verità che ci ha sempre sostenuti e grazie al supporto delle migliaia di cittadini perbene, che chiamiamo attorno a noi, per unirci, tutti insieme, in una battaglia di civiltà e di democrazia, per riaffermare la valenza e l’essenza del modello Fuscaldo”

Ed ancora

“LA FUSCALDO PERBENE UNITA, INSIEME A NOI, PER RIAFFERMARE LA VALENZA DEL NOSTRO MODELLO DI PAESE E PER RIAFFERMARE LA DIGNITÀ E L’ORGOGLIO DELLA NOSTRA COMUNITÀ”