“Ancora una volta le critiche sollevate dall’opposizione consiliare hanno un fondamento. La giustezza delle nostre rimostranze, durante i Consigli comunali, sulla opacità dei bilanci e sulle incongruenze nella gestione della cosa pubblica hanno trovato conferma nei rilievi formulati dai Magistrati della Corte dei Conti. La situazione è alquanto grave per il presente ma ancor di più per il futuro prossimo”. Inizia così la nota dei Consiglieri comunali di minoranza Filella, Carnevale, Trotta e Leta.
E adesso? Chi si era professato “moralizzatore” ed emblema di una “virtuosa gestione” della cosa pubblica, proverà a giustificarsi? Un’altra brutta tegola sulla testa del Sindaco Ramundo e dell’intera maggioranza che non lascia dubbi ad interpretazioni. È bene riprendere alcuni fatti più significativi: occorre dimostrare la “veridicità” dei residui riproposti di anno in anno; bisogna indicare cosa è stato fatto (nulla), o si è pensato di fare (nulla), per aumentare la riscossione; un contenzioso elevatissimo (oltre 2 milioni e mezzo di euro) che potrebbe tradursi in una complicatissima gestione per gli equilibri di bilancio; debiti dell’Ente nei confronti della Regione Calabria ed ancora scarsa attendibilità delle previsioni di entrata.
Gli equilibri economici e la redazione dei consuntivi “indiziati” non sembrano soddisfare i principi contabili di veridicità e di attendibilità delle poste inserite in bilancio. Fatto molto grave! Questo ci preoccupava molto all’epoca e ci preoccupa ancor di più adesso. Chi andrà ad amministrare il Comune nella prossima primavera si troverà ad affrontare una situazione tutt’altro che semplice: un contenzioso arrivato alle stelle che mina seriamente la stabilità degli equilibri di bilancio (si consideri che in alcuni casi non vengono liquidati nemmeno i creditori che hanno ricevuto sentenza a loro favore, lasciando l’incombenza ai posteri); una incapacità palese ed evidente nella riscossione dei tributi che ha raggiunto livelli talmente alti da rendere complicatissimo, per chi verrà, il recupero dei tanti vecchi (eventuali) crediti.
L ’Amministrazione a guida Ramundo ormai ha deposto le armi, in quanto concentrata su faide politiche interne, non riuscendo nemmeno più a garantire i servizi essenziali (i cittadini ormai si sono letteralmente sostituiti ai doveri dell’Amministrazione comunale per quanto concerne la manutenzione e la pulizia delle strade): non sappiamo più cosa aspettarci nei prossimi dodici mesi.
La riflessione che pone la minoranza consiliare, la quale racchiude il sentimento della stragrande maggioranza dei cittadini, è la seguente: dopo circa 10 anni si è palesemente chiuso un ciclo politico. Bisogna che la maggioranza ne prenda atto ed esca di scena visto che la politica dei “moralizzatori” è ormai sepolta presso il tribunale di Paola ed anche anche la politica dei “risanatori” è stata affossata dai rilievi della Magistratura della Corte dei Conti. Come mai non ci si rende conto del degrado in cui è stata ridotta una intera comunità? Cosa deve accadere ancora?
Per la maggioranza non è tanto il momento di consegnare il testimone, quanto il momento di uscire definitivamente di scena…