È polemica a Fuscaldo, comune del Tirreno Cosentino amministrato dal sindaco, avv. Giacomo Middea. Un cartello attaccato ad un palo della luce nel centro storico ha scatenato l’ira e l’iralità dei residenti e non solo (Foto).

Tanti i commenti negativi sul web. Il primo cittadino ha provato a gettare acqua sul fuoco. Queste le sue dichiarazioni: “Il Comandante facente funzione della Polizia locale decida, autonomamente e senza alcun input ricevuto dall’Amministrazione (e ci mancherebbe altro) ed a seguito di apposito esposto inviato da un anziano cittadino alla Polizia locale ed ai Carabinieri, di appendere, nella Piazza principale del Centro Storico, in cui è ubicato il monumento ai caduti, in cui operano esercizi commerciali, fulcro del dedalo di vicoli che compongono il nostro meraviglioso borgo, di affiggere un manifestino in cui ricorda a tutti che l’art. 61 del Regolamento di Polizia Urbana vigente nel nostro Comune (approvato nel lontano 1981, quando era Sindaco l’amico Gianni De Seta), vieta urla, grida, schiamazzi ed attività simili, tanto di giorno quanto di notte, nelle piazze”. Lo stesso Middea ha di seguito proseguito: “Bastava comprendere l’italico idioma, la nostra meravigliosa lingua (ma mi rendo conto che per qualcuno sia una mission impossible) per capire che non si trattava di alcuna ordinanza, ma di un semplice avviso che ricordava il testo di una norma regolamentare esistente da più di 40 anni, operazione che non necessita di alcun preventivo visto del Sindaco”.