Riceviamo e pubblichiamo

Assistendo al triste epilogo della vicenda della chiusura del plesso di S. Antonio, ancor di più dopo aver letto con quanta deplorevole arroganza il Sindaco prova a giustificare l’ingiustificabile, ci sentiamo mortificati come consiglieri comunali e ci chiediamo: “ma se il politico, proprio perchè rappresenta la collettività, non tiene in considerazione la voce unanime di una intera contrada cosa rappresenta? Cosa sta a fare al proprio posto? Una miopia politica davvero imbarazzante che non lascia scampo ad interpretazioni.
Rispetto ad una decisione importante che, alla luce delle 250 firme raccolte, procede in direzione opposta al volere dei genitori degli alunni, come si può trovare il tempo di schierarsi contro un Consigliere provinciale che ha deciso di dare ascolto ai cittadini fuscaldesi perchè facente parte della Provincia di Cosenza? Con quale coraggio il Sindaco parla di strumentalizzazioni politiche, di tante e troppe parole, di genitori che capiranno presto?
La verità oggettiva é solo una, che la scuola di S. Antonio era stata abbandonata da tempo a se stessa e di ciò non ne comprendiamo i motivi.
Se oggi ci sono problemi di carattere strutturale era doveroso da parte del Sindaco Ramundo e della sua maggioranza, che é bene ricordarlo amministrano da circa 9 anni il Comune di Fuscaldo, farsi carico di queste difficoltà e risolverle. I maggiorenti di governo provino a spiegare ai cittadini il perchè non si è provveduto ad inserire la scuola di S. Antonio tra i progetti meritevoli di interventi di risanamento, visto che essi non perdono mai occasione di trovare continue giustificazioni ad un fallimento politico che è ben visibile agli occhi dei fuscaldesi.
Provino a spiegare meglio e con cognizioni di causa basilari concetti sulla crisi demografica visto che in c.da S. Antonio non si registra affatto un decremento della popolazione, anzi la comunità scolastica continua a godere di ottima salute visto che anche da altri paesi viciniori continuavano ad arrivare iscrizioni a tale plesso.
Ogni argomentazione contraria ai voleri di questa maggioranza viene rubricata come attacco al sistema, a prescindere se a chiedere un ripensamento sia la minoranza piuttosto che una intera contrada. Ma questa scellerata ed avventata scelta passerà alla storia: i cittadini di c.da S. Antonio hanno chiesto a gran voce di posticipare la chiusura della scuola ad un momento successivo ed in concomitanza ad un ridimensionamento complessivo del sistema scolastico fuscaldese mentre il Sindaco Ramundo, addirittura, ha dovuto forzare la discussione in Consiglio provinciale proponendo un emendamento per formalizzare la definitiva chiusura della scuola di S. Antonio.
Come forze politiche di opposizione ancora una volta non ci siamo sottratti alle nostre responsabilità schierandoci in prima linea al fianco dei cittadini di c.da S. Antonio, ma quando dall’altra parte ci si scontra con una maggioranza faziosa ed arrogante, che se ne infischia di cosa realmente chiede la popolazione, la soluzione appare univoca: lavorare con vigore e lungimiranza affinchè questa nefasta esperienza amministrativa possa terminare al più presto. Ringraziamo il Consigliere provinciale Di Natale per il copioso lavoro a sostegno della nostra causa, conclude la nota dei consiglieri di minoranza Filella, Carnevale, Trotta, Leta, e parimenti “ringraziamo” il Sindaco Ramundo che in veste di Consigliere provinciale ha nuovamente ribadito di voler affossare definitivamente la scuola di S. Antonio girando le spalle a tutti quei cittadini che con molta dignità avevano chiesto di posticipare tale scelta.