Nella giornata per la legalità, Fuscaldo risponde “Presente” e ricorda Giovanni Falcone.

Ricorre, oggi, l’anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta.
Una data diventata ormai simbolo nella lotta contro tutte le mafie ed a difesa della legalità, tant’è che, nello stesso giorno, si celebra la Giornata nazionale della legalità.
Una ricorrenza che, nonostante l’emergenza sanitaria abbia travolto le nostre abitudini e cancellato gli appuntamenti in cui testimoniamo, uniti, il nostro impegno, non può passare sotto silenzio.

FUSCALDO ADERISCE all’appello lanciato da Maria Falcone (Presidente della Fondazione intitolata a suo fratello Giovanni) e ripreso anche dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

“Dedichiamo questa giornata a tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria.

Il collegamento ideale tra il sacrificio delle donne e degli uomini che, per servire lo Stato, hanno perso la vita per mano mafiosa, con il coraggio e l’impegno dei tantissimi operatori della sanità, dei volontari, delle forze di Polizia statali e locali e di tutti coloro, che sono stati in prima linea sia nel soccorso e nella cura, sia nelle azioni di contrasto e di contenimento del virus, è il modo migliore per far rivivere l’eredità morale e il messaggio di speranza che ci ha lasciato Giovanni Falcone.

UN MINUTO DI SILENZIO, che sarà osservato in tutta Italia. Lo osserveremo anche noi ed invito tutti voi a farlo insieme.
Alle 17.57 (lo stesso orario in cui, il 23 maggio del 1992, esplose l’ordigno che generò la strade di Capaci), ci fermeremo per un minuto. Noi lo faremo dal Palazzo Municipale, esponendo un lenzuolo bianco ed indossando la fascia tricolore, così come faranno i colleghi sindaci di tutta Italia.

CELEBRARE LA GIORNATA NAZIONALE DELLA LEGALITÀ, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, significa non solo onorare quelle morti, ma, anche e soprattutto esaltare quelle vite che, fino all’estremo sacrificio, hanno compiuto il proprio dovere per difendere i valori ed i principi cardini della nostra Costituzione”.