“A proposito dell’inchiesta che riguarda i (presunti) furbetti di Calabria Verde, cioè di quei dipendenti accusati di assenteismo dalla Procura di Cosenza perché sospettati di timbrare il cartellino e tornarsene a casa a spicciare altre faccende, tre riflessioni: come sempre, piena fiducia nell’operato della magistratura.
C’è chi si diverte ad abbinare alle cronache dell’inchiesta una foto che mi ritrae impegnato in una manifestazione organizzata da Calabria Verde, accostando così (anche con il richiamo di comunicati relativi a quella manifestazione) l’inchiesta a me (e ad altri). Mi limito a ricordare che la foto e la manifestazione in questione sono del Luglio 2020, che l’inchiesta riguarda fatti verificatisi nel 2018, che io mi sono insediato nel Marzo 2020 e che, in ogni caso, non è l’assessore che controlla gli orari del personale.
In ogni caso, avuta notizia dell’accaduto, mi sono subito consultato con il neo commissario di Calabria Verde (insediatosi nel Novembre 2020) assumendo informazioni e concordando una linea comune: l’azienda valuterà da subito la posizione degli indagati ed anche delle altre persone coinvolte sotto il profilo amministrativo, ai fini della eventuale attivazione di procedimenti disciplinari, secondo le modalità e nei termini di legge. Va da sé che nel caso in cui l’inchiesta dovesse sfociare in un processo, ci si costituirà parte civile, per tutelare anche in sede penale degli interessi dell’azienda e della Regione”. È quanto dichiarato dall’On. Gianluca Gallo, assessore della Regione Calabria.
