All’indomani della decisione del Tribunale di Paola, che ha rigettato il ricorso sull’ineleggibilità del sindaco Mario Russo, arriva la replica dell’ex primo cittadino Giacomo Perrotta.
«Quando si fa un ricorso si deve mettere in conto anche che l’esito possa essere sfavorevole» – ha dichiarato Perrotta, che rivendica la correttezza della propria iniziativa. «Io ho la coscienza pulita per aver cercato, ancora una volta, di aprire gli occhi ai cittadini di Scalea, ma evidentemente gli occhi vogliono rimanere chiusi».
Il leader dell’opposizione non nasconde l’amarezza per le reazioni arrivate da parte dei sostenitori di Scalea Rinasce: «In queste ore non mi stanno risparmiando insulti ed improperi, come hanno fatto negli ultimi quattro anni, dietro un’abile regia e con la partecipazione di comparse pronte alla supina obbedienza».
Toni duri anche nei confronti del sindaco Russo, dopo le dichiarazioni rilasciate in occasione della manifestazione in Piazza Spinelli: «Di basso rango e scarsa educazione politica, ma d’altronde non è una novità».
Perrotta sottolinea comunque di voler mantenere un atteggiamento costruttivo: «A Scalea la politica ha cessato di essere ricerca del buon governo ed è diventata arte della conquista e della conservazione del potere. Non c’è odio, ma rispetto delle regole. È questo che mi auguro diventi il punto focale da cui l’attuale amministrazione partirà nei prossimi mesi».
Infine, l’ex sindaco ribadisce l’impegno a rappresentare il proprio elettorato: «Assicuro al dottor Russo e a tutta la maggioranza che da parte mia non c’è nessun livore, ma soltanto la volontà di dare voce ai 1.646 cittadini che hanno riposto fiducia in me e nel mio operato».
La possibilità di un’eventuale impugnazione della sentenza, conclude Perrotta, sarà valutata dopo un’attenta analisi delle motivazioni rese note dal Tribunale.
































