Dopo diversi tentativi di fare ragionare la maggioranza su un tema particolarmente delicato quale la situazione della raccolta dei rifiuti nelle contrade, nello scorso consiglio comunale – finalmente – il sindaco Magorno ha accolto le osservazioni più volte riproposte dal nostro gruppo consiliare in merito alla necessità di prevedere una rimodulazione della Tari su base territoriale.

Da sempre abbiamo ascoltato le numerose lamentele provenienti dai concittadini residenti nelle contrade e nelle zone periferiche del nostro comune, che denunciavano il diverso servizio nella raccolta dei rifiuti in tali zone. A fronte però di tariffe identiche a quelle praticate nel centro città dove il servizio viene garantito in maniera più efficiente.

Esprimiamo soddisfazione per il risultato ottenuto con l’inserimento all’ordine del giorno di un ulteriore punto, con il quale si impegnano gli uffici a provvedere ad una immediata riduzione delle tariffe Tari da applicare nelle contrade.
Un primo passo verso la risoluzione di una problematica, da noi particolarmente sentita, che auspichiamo possa trovare una definizione all’atto della stipula del nuovo contratto di appalto con la ditta concessionaria.

Detto questo, restiamo invece basiti per l’incomprensibile scelta fatta dalla maggioranza in merito all’approvazione di una modifica del regolamento sulle attività produttive.
Una modifica licenziata in fretta e furia in commissione regolamenti, con il voto contrario del consigliere Marsiglia che già in quella sede aveva rilevato una serie di illogicità ed incongruenze.

Non siamo riusciti a comprendere le ragioni per le quali, vigendo già un divieto di apertura di nuove attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande su tutto il centro storico, si è scelto di escludere da tale divieto via santa Lucia e Via Vittorio Emanuele. Due strade che costituiscono il fulcro del centro storico e dove ad oggi sono già concentrate gran parte delle attività di somministrazione.

A queste obiezioni sollevate nel corso del consiglio comunale non ci è stata data alcuna risposta.
Così come non hanno ottenuto risposta le osservazioni formulate dal nostro gruppo in merito all’ erronea formulazione dell’art. 7 del regolamento palesemente in contrasto con la legge regionale n.17/1999 e suscettibile di essere interpretato in maniera distorta.

Inoltre è bene sottolineare che l’emendamento all’approvazione del pagamento del canone unico, votato a firma congiunta nel corso del Consiglio comunale per una più equa ridistribuzione delle zone del paese, è stato proposto, prima della seduta consiliare, dal nostro gruppo. Inspiegabilmente infatti alcune aree del centro storico erano state assimilate, per il pagamento – crediamo e speriamo per errore – a quelle delle zone periferiche. Auspichiamo una maggiore attenzione nel redigere i documenti, soprattutto quelli che implicano esborso di danaro da parte dei cittadini.

Non è la prima volta che l’amministrazione Magorno agisce in totale assenza di logica e giustizia e ad oggi non sappiamo quale amico – o amico degli amici – beneficerà delle modifiche del suddetto regolamento, fortemente volute dalla Maggioranza.
Sappiamo però che – visto il ruolo che gli elettori ci hanno conferito – non lasceremo che azioni amministrative non chiare passino inosservate e vigileremo affinché tutti i diamantesi, indipendentemente dalla preferenza che hanno espresso nel corso della tornata amministrativa di due anni fa, abbiano le stesse e corrette opportunità.

Gruppo Consiliare Diamante e Cirella Siamo Voi.