Di Antonello Troya

Una diretta di oltre 17 minuti. Una diretta sui social attraverso cui il sindaco di Diamante presenta un programma e attacca, con un preciso scopo: difendere Diamante colpo su colpo. L’azione di governo, stare dalla parte dei cittadini, è prioritaria. Quasi 18 minuti dove Magorno attacca a testa bassa i “fotogiornalisti calunniatori”, quei giornali che durante l’estate hanno attaccato Diamante e le ordinanze del sindaco, e perché no, avanza anche l’ipotesi di un complotto organizzato da “qualche sindaco” del nord tirreno cosentino. Ne ha per tutti, il senatore Magorno. “Farò il sindaco, e basta”, rispondendo a chi voleva qualche incarico di sottosegretario. “Avrei potuto proporre la mia candidatura – ha detto ancora ma non avrei potuto svolgere la mia funzione di sindaco cui tengo particolarmente”. Parla dell’estate appena trascorsa, parla della Bellanova, di Guerini e di un progetto per il Mezzogiorno. Al centro dell’azione di governo, la rinascita del territorio, il lavoro, la sicurezza. Secondo il sindaco ci sono cittadini chiacchieroni e cittadini che hanno a cuore la città. Contro chi ha criticato parole dure, sostegno a chi ne ha valorizzato le peculiarità. “Un tentativo partito dal nord – dice ancora il senatore – anche da qualche sindaco che non vuole che Diamante si riappropri di quella funzione di riferimento che ha avuto per anni”. Insomma Diamante capitale della cultura: un progetto che tiene in evidenza i murales, i ruderi e tutto ciò che possiede. “Stiamo lavorando nel fare i fatti, non insultare la nostra città”. E per la sicurezza? “Difenderemo la città dalla droga, e il caso si crea se c’è una movida non controllata. E nessuno ci fermerà. I ragazzi devono essere difesi e non preda dei spacciatori”.