Di Antonello Troya

Non ci sta il direttore sanitario dello spoke, Cetraro-Paola, Vincenzo Cesareo, a passare per quello che non tiene a bada i medici del complesso sanitario territoriale. E così sotto la scure del ds ci capita pure il dirigente medico di radiologia Antonio Lopez il qualche di sua iniziativa ha ben pensato di fare il detective e andare ad approfondire il discorso inerente i famosi ramponi surgelati e mai processati.
Cesareo ha preso carta e penna e ha scritto a Lopez e per conoscenza al commissario Zuccatelli: «Come è noto – scrive Cesareo – le riprese video o fotografiche all’interno di strutture sanitarie da parte di professionisti dipendenti possono avvenire esclusivamente nel rispetto della normativa sulla privacy. Per procedere alla diffusione di una fotografia o di un video è sempre necessario il consenso espresso dai soggetti che vi compaiono mediante il rilascio della cosiddetta liberatoria. La condotta illecita è riscontrabile nell’atto di diffondere o servirsi di file multimediali dandone notizia e offrendoli alla vista di terzi. Infine non si capisce a quale titolo la S.V. si rechi presso la centrale operativa del 118 per approvvigionarsi di Dpi atteso che la fornitura degli stessi viene garantita dal servizio farmaceutico che li invia all’ufficio preposto della direzione sanitaria dell’ospedale. Voglia presentare nei tempi contrattualmente previsti eventuali controdeduzioni».
Antonello Troya