CETRARO- “Sono impopolare, lo siamo tutti perché abbiamo avuto il coraggio di mettere in campo azioni di responsabilità”. È l’ammissione dello stesso primo cittadino di Cetraro, il sindaco Ermanno Cennamo che da politico navigato e non novizio, avendo il termometro politico ed elettorale della città sa di avere attorno a se tanti malumori ed un indice di gradimento tutt’altro che elevato. Qualcosa a Cetraro, non sta funzionando bene. Mancano i servizi, manca una programmazione estiva seria, la cui presenza dello street food internazionale non può colmare le lacune di eventi di spessore. Non c’è solo questo. È lo stesso sindaco a renderlo noto: “Se invece lamentate la mancanza del decoro o della pulizia vuol dire che dobbiamo fare di più e ne siamo consapevoli”. Vale a dire: “È colpa nostra”.

Non è un buon momento nemmeno per la tenuta della maggioranza. Sono risaputi i mal di pancia di alcuni membri di Cambiare si può, movimento politico che nel 2020 vinse le elezioni a Cetraro, quando i propositi – almeno per i primi tre anni – sembravano essere diversi ai cetraresi, oggi davvero arrabbiati e pronti ad attaccare ogni post social del sindaco e della giunta. Una maggioranza – dicevamo – tutt’altro che granitica. Stando infatti ad indiscrezioni politiche – sebbene sia prematuro parlarne ora – alcuni marinai avrebbero notato la barca imbarcare acqua e per questo avrebbero gettato le basi per un dialogo con l’altra parte, quella che per intenderci, fa capo ad Aita, Angilica, Luciani e sopratutto, Giuseppe Aieta. È ancora prematuro parlare di salto della quaglia, o di spaccatura, ma intanto un dialogo ci sarebbe stato. In politica si sa, tutto è volubile, e causa anche l’impopolarità di alcune scelte, i marinai potrebbero abbandonare la nave. Ai cetraresi però questo importa ben poco, visto e considerati i commenti che rimbalzano sul web.