“In Calabria di sanità si muore e i cittadini sono davvero stanchi”. Si è da poco conclusa una manifestazione pubblica promossa e tenuta dal Segretario – Questore dell’Assemblea Regionale della Calabria, Graziano Di Natale, nel piazzale antistante l’ingresso della Cittadella regionale a Germaneto. “Ho scelto di restare fuori dal palazzo -afferma Di Natale- per rappresentare migliaia di Calabresi che in questi giorni stanno ampiamente manifestando tutto il proprio dis-senso dinnanzi ad una gestione dell’emergenza Coronavirus falli-mentare da parte della Giunta Regionale, la quale si ostina ad andare avanti con approssimazione ed incapacità organizzativa. Sono qui, appositamente fuori dalle stanze del potere occupate da altri, per re-clamare un sistema sanitario efficiente in grado di tutelare la salute pubblica dei Calabresi”.
Il Vicepresidente della Commissione regionale anti ‘Ndrangheta, con lucidità, bacchetta duramente la Maggioranza. “Il Consiglio regionale è il luogo deputato per discutere di tematiche attuali sui territori. Eb-bene, mio malgrado, da quando è iniziata la seconda fase dell’emer-genza epidemiologica, non ci siamo mai riuniti per discutere di sanità. Il centrodestra, nella massima assise regionale, non ha mai inteso affrontare l’argomento cardine. Probabilmente dietro questo silenzio si cela la più totale assenza di programmi.
Non bisogna gettare fumo negli occhi ai Calabresi – continua – non va tutto bene, e la situazione desta preoccupazione. In Calabria siamo all’anno zero. Vi sono problemi in tutte le sfaccettature della gestione della pandemia”. Il consigliere regionale elenca di seguito alcune de-fezioni: “Non ci sono posti letto per malati Covid-19 perché hanno ignorato la mia mozione sulla riapertura delle strutture ospedaliere chiuse ed agibili e sono stati sperperati soldi nell’ospedale da campo, oggi sede vaccinale con buoni risultati. È stato escluso il laboratorio dell’Unical da quelli accreditati per processare i tamponi, quando in-vece, sarebbe in grado persino di scovare le pericolose varianti. Vi sono problemi nel tracciamento dei positivi perché i sindaci sono ab-bandonati a se stessi costretti a gestire l’emergenza in territori dove mancano i controlli. Inoltre – ancora Di Natale – la campagna di vac-cinazione fa acqua da tutte le parti. Mancano le dosi. Anzi ce ne sa-rebbero circa sessantamila delle quali non si ha traccia. Ci sono disagi sulla piattaforma informatica e, molti comuni, grazie al contributo degli addetti ai lavori sono pronti per immunizzare categorie fragili e ultra ottantenni ma non riescono perché la Regione Calabria non fornisce adeguate risposte”. L’esponente politico di opposizione, lancia l’ennesimo appello: “Mi sto battendo praticamente da solo per tutelare un diritto sancito dalla Costituzione Italiana e non ho intenzione di fermarmi. Auspico, da parte della giunta, un cambio di passo quan-tomai necessario. La Calabria non è terra di nessuno”.