BELVEDERE MARITTIMO– “È evidente che il Comune di Belvedere Marittimo sta attraversando un momento politicamente delicato non solo da un punto di vista strettamente economico – l’Ente è ancora in dissesto – ma anche da un punto di vista amministrativo. Tante le problematiche irrisolte sul territorio. Dalla viabilità alla gestione dei rifiuti, dalle scuole ai servizi sociali, dalle infrastrutture alla gestione dei servizi comunali, l’amministrazione sta dimostrando sempre più l’assoluta incapacità di fare buon governo. Nel contempo si assiste ad una sceneggiata tutta atta a mascherare il fatto che il sindaco non ha una maggioranza. La politica Belvederese deve dare segnali chiari e porre in essere atti concreti per risolvere le problematiche esistenti e prospettare il futuro della nostra cittadina e per fare ciò necessita un governo stabile e capace. Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco acquisita la sfiducia dei consiglieri comunali del gruppo Belvedere Futura non ha risposto alla domanda che il capogruppo di Impegno Comune poneva: “Avete la maggioranza dei consiglieri per continuare a governare in modo stabile e sicuro il paese?”. Ad oggi nulla in merito è stato comunicato e ciò non è esempio di serietà politica da parte di un primo cittadino”. Lo afferma, in premessa, il gruppo consiliare di Impegno Comune per Belvedere Marittimo. Nel corso di una nota stampa la compagine di opposizione torna sulla vicenda Tari, smentendo la replica del sindaco. “Per l’Ente – sottolineano Massimilla, Arnone e Cauteruccio – questa voce rappresenta uno dei capitoli di spesa più considerevoli e merita maggiore considerazione e riguardo. Il gruppo Impegno Comune già nel Consiglio Comunale del 30 maggio u.s. aveva evidenziato in merito alla proposta di Delibera del PEF, gravi e concomitanti criticità. Infatti dalla comparazione del piano tariffario tabella 1, della relazione tecnica del piano economico e finanziario del 2022 e del 2023 si evince una differenza del totale delle entrate tariffarie in aumento pari a € 589.286,00, che rappresenta la maggiore somma da ripartire nell’anno corrente di gestione. La necessità di maggiori entrate tariffarie, in riferimento alla TARI, sarà alla base della determinazione del maggior costo pro-capite per i cittadini. Probabilmente una diversa gestione del servizio avrebbe potuto, invece, attivare maggiori economie per contenere questi costi e mantenere in equilibrio le tariffe da applicare agli utenti del servizio. Le proposte avanzate in quella occasione – continua Impegno Comune – riguardavano l’estendere la raccolta differenziata anche in quelle zone che non sono ancora servite dalla raccolta porta a porta, azioni che comporterebbero riduzioni di spesa ed ancora la realizzazione di una vera isola ecologica per facilitare il conferimento dei rifiuti anche in giorni ove non è previsto il loro ritiro. Non solo l’idea dell’istituzione di una compostiera di comunità che non solo ridurrebbe del 70% il conferimento in discarica della frazione organica ma che avrebbe potuto determinare vantaggi in termini di economia circolare”. Impegno Comune pone delle domande al primo cittadino: “Il servizio viene garantito nella sua interezza? Gli obblighi contrattuali sono tutti ottemperati? Perché il nuovo bando di gara giace ancora negli uffici? Non è la politica che indirizza l’azione amministrativa degli uffici? laddove fossero commessi degli illeciti e/o reati sono stati gli stessi portati a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria?Sono stati attivati processi di economia circolare che consentirebbero di ridurre i costi di discarica trasformando alcuni rifiuti da costi passivi a ricavi? Se tutte queste domande avessero una risposta positiva – conclude l’opposizione – si potrebbe sicuramente ottenere una concreta e reale riduzione dei costi che ancora oggi appare lontano specialmente se l’attuale amministrazione continuerà ad attribuire responsabilità ad altri senza neanche fare un piccolo mea culpa della propria inefficacia”.