BELVEDERE MARITTIMO– “Se non fosse per la drammaticità della situazione e per l’importanza del problema relativo al funzionamento del depuratore e della rete fognaria del comune di Belvedere Marittimo, la risposta del sindaco Cascini assumerebbe toni al limite dell’incredibile e del farsesco.
Ribadendo infatti che in questi casi la Politica dovrebbe esprimere il meglio di sé, prendiamo atto ancora una volta che per il nostro sindaco non è così.
Abbiamo posto al sindaco domande precise alle quali lo stesso abilmente ha inteso sottrarsi nella sua risposta, lanciandosi invece in strali su consiglieri dell’opposizione rei di porsi domande legittime e di rappresentarle all’opinione pubblica”. Lo afferma in una nota stampa il gruppo consiliare di Impegno Comune per Belvedere Marittimo in una replica precisa alle dichiarazioni del sindaco circa le vicende che riguardano la depurazione a Belvedere Marittimo.
“Non ci siamo proprio. Chiediamo al sindaco – proseguono Massimilla e Cauteruccio – nel rispetto dei criteri di chiarezza e trasparenza che deve sempre contraddistinguere l’azione amministrativa e nella speranza di ottenere risposte concrete, se: Corrisponde al vero o al falso che le acque deputate alla balneazione anche nelle estati del 2021- 2022 e 2023, hanno evidenziato forti criticità?
Corrisponde al vero o al falso che il contratto con la società di gestione del depuratore è arrivato a regolare scadenza, pur in presenza di evidenti anomalie nella sua gestione, e che durante la vigenza del suddetto contratto, durante le stagioni estive del 2022-2023 il Sindaco di Belvedere Marittimo è stato lei? Qui il punto nodale non è se vi sia stata una visione contrastante sulla suddetta gestione ma cosa abbia realmente posto in essere l’Amministrazione comunale a tutela degli interessi dei cittadini e della loro salute”.
Impegno Comune continua. Il gruppo consiliare entra nel merito dei fatti.
“È legittimo che i cittadini sappiano il perché, nonostante finanziamenti per un ammontare di € 761.500,00, il mare è stato spesso sporco, nelle ultime tre stagioni estive?
È legittimo porsi il perché, nonostante la dichiarata collaborazione con la Regione Calabria, Arpacal e Calabria Verde, le acque marine non siano state pulite?
Perché il sindaco non rende pubbliche le analisi periodiche effettuate dal gestore del depuratore e dall’Arpacal nelle estati del 2021, 2022 e 2023 e la loro attestazione di compatibilità rispetto alle tabelle di riferimento del D.lg. 152/2006, così vedremo in quali giorni e con quale periodicità le stesse sono state effettuate.
Perché il sindaco non rende pubbliche le analisi che hanno portato alla dichiarazione dello stato di non balneabilità in alcuni tratti periferici del territorio e le analisi successive che hanno determinato lo stato di balneazione sugli stessi tratti di costa”? La forza di opposizione sottolinea, inoltre: “Il sindaco è il responsabile della salute dei cittadini del proprio comune e in quanto tale non può sottrarsi nel dare spiegazioni e certezze quando i fatti lo richiedono.
È legittimo chiedere al sindaco se corrispondono al vero le notizie divulgate dalla stampa attestanti che l’Amministrazione comunale ha pagato alla ditta gestore del depuratore somme per interventi di manutenzione che, per capitolato d’appalto, sarebbero dovute essere a carico della ditta appaltatrice?
Cosa c’entra il segreto istruttorio con quanto sopra sé le somme dovessero essere state pagate?
Noi abbiamo chiesto solo di rendere noto alla cittadinanza la verità, senza emettere assolutamente nessun giudizio di condanna perché profondamente garantisti. Lungi da noi ogni forma di strumentalizzazione e di speculazione in merito a quelle che il Sindaco definisce disavventure giudiziarie dei responsabili comunali in carica nel 2021, fermamente convinti che solo le attività giudiziarie facendo il loro decorso, renderanno giustizia”.
Impegno Comune conclude: “Poniamo domande perché la realtà dei fatti ci dice in modo inoppugnabile che il mare in questi ultimi tre anni è stato spesso sporco e alcune volte tanto sporco.
Pertanto, rimandiamo al mittente ogni infondata accusa e ogni strumentalizzazione in merito al nostro operato che è ispirato a criteri di legalità, trasparenza, correttezza amministrativa e ogni nostra azione e sempre messa in campo nell’interesse della comunità.
Rimettiamo all’attenzione e al giudizio dei cittadini l’operato del sindaco e della sua maggioranza in merito alla questione.
Infine non sappiamo chi sia il consulente legale della maggioranza, ma è assurdo che un Consiglio Comunale apposito non possa essere convocato perché vi sono indagini in corso.
La Magistratura farà il suo corso. La Politica, quella con la P maiuscola, deve potere discutere nelle sedi istituzionali e trovare soluzioni, nel caso specifico tutto ciò deve avvenire in Consiglio Comunale, alla presenza della cittadinanza che ciascuno di noi ha il dovere di rappresentare ed alla quale deve rendicontare in merito al proprio operato”.