Mettiamola così, i belvederesi hanno trascorsi giorni migliori.

La realtà odierna vede i cittadini pagare le tasse, per vivere in un paese pieno di incertezze, con una raccolta differenziata che funziona a singhiozzo, e con l’ombra del dissesto finanziario, che incombe sulla testa dei cittadini stessi, perché si sa, comunque vada, il cetriolo, sappiamo tutti che fine faccia con il povero ortolano.

Il dissesto certifica il fallimento finanziario dell’ente. Con esso, l’aumento delle Aliquote delle imposte comunali ci sarà senza alcun dubbio. Tradotto: A Belvedere Marittimo i cittadini pagheranno le imposte ai massimi livelli per come prevede la normativa.

Non conosciamo il sindaco Vincenzo Cascini, ci dicono sia persona seria, onesta, che non ha bisogno, certamente, della politica per campare, e sicuramente il dissesto finanziario non é da attribuire alla sua persona, né tantomeno alla sua figura di sindaco. Eppure, il primo cittadino é nell’occhio del ciclone.

Al proprietario dell’omonima clinica, i cittadini chiedono di sapere la verità, e soprattutto che “chi abbia sbagliato, paghi”.

Cascini tergiversa, prova a mettere pezze, ma il buco é troppo grande, quasi quanto quello del bilancio comunale.

Inoltre, a cantare la pampina al sindaco Cascini, é Renato Cipolla, ex candidato a sindaco del Movimento cinque stelle, rimasto fuori dell’assise comunale.

Ieri si é tenuto un incontro sul rendiconto, incontro definito da Cipolla, senza mezzi ternini”Un bluff”.

“I belvederesi si aspettavano chiarimenti e non tecnicismi di carattere legislativo e amministrativo che, di fatto, non hanno permesso di capire nulla di quello che è realmente accaduto alle casse del nostro Comune. Nel corso dell’incontro, il Sindaco non ha fatto alcun cenno di critica alla politica ed ai cattivi amministratori del passato, come se il dissesto fosse stato provocato da un’entità astratta.
Inoltre, i cittadini onesti, che pagano le tasse, sono stati rimbrottati e colpevolizzati per gli errori commessi da amministratori che sono venuti meno ai propri doveri da Sindaco riguardante la scarsa attenzione politica, amministrativa e della gestione del paese. Pertanto, occorre ricordare che i belvederesi meritano rispetto e non essere redarguiti ed umiliati indicando loro di “guardarsi allo specchio”, frase che ritengo del tutto infelice ed offensiva, che eventualmente andava rivolta ai tanti evasori che in tutti questi anni non hanno pagato i tributi dell’acqua e della spazzatura. A tal proposito l’amministrazione si sta adoperando per il recupero delle tasse non pagate?
E poi trovo alquanto singolare e per nulla costruttivo non aver consentito, al termine dell’illustrata rendicontazione, di far intervenire i cittadini presenti, che certamente avrebbero voluto rivolgere al Sindaco e alla prof.ssa Puntillo alcune domande attinenti all’enorme deficit di € 17.478.445,13.”