Di Antonello Troya

Vincenzo Cascini non poteva candidarsi. Il tribunale di Paola ha sentenziato poche ore fa. Accolto quindi il ricorso presentato dalla minoranza consiliare che dal primo momento aveva sollevato la questione. Il sindaco di Belvedere dovrà anche risarcire i consiglieri comunali di minoranza che avevano presentato ricorso con circa 3 mila euro a persona. La corta paolana ha stabilito anche l’immediata decadenza dell’amministrazione guidata da Cascini. Circostanza che difficilmente accadrà, considerato che l’attuale primo cittadino presenterà ricorso.

Il Testo unico degli Enti locali stabilisce che i dirigenti delle strutture sanitarie convenzionate devono dimettersi dalla carica prima della data delle presentazione delle liste, in questo caso il 27 aprile. Circostanza che, secondo l’opposizione che ha presentato l’ineleggibilità del sindaco, non è avvenuta. Anzi il primo cittadino si sarebbe dimesso dalla carica di amministratore unico e legale rappresentante della “Casa di Cura Cascini” il 2 maggio. In una prima udienza al tribunale di Paola a metà settembre il collegio giudicante aveva accolto le eccezioni della difesa e stabilito per il rinvio al 18 dicembre e poi ad oggi. In caso di dimissioni il governo della città va in mano al vicesindaco Francesca Impieri, sino a nuove elezioni.