Se il risultato dei ballottaggi in Calabria hanno sancito le vittorie a Rende e Corigliano-Rossano di Manna e Stasi, hanno messo in luce anche dati politici indicativi, molto validi, in vista delle regionali.

La geografia politica calabrese ha in “Rende-Cosenza-Catanzaro” il fortino forzista dei supporters di Mario Occhiuto quale governatore della regione Calabria.

Nel centrodestra, al momento, nonostante i bluff dei leghisti, non vi sono altri candidati di peso, anche perché fratelli d’Italia non sa che pesci prendere, dato che gruppi territoriali non ne ha, e se li ha sono fermi, spenti e nessuno ci mette la faccia.

Perché?

Perché nonostante la politica sia anche quella che non si vede, bisogna saper leggere tra le linee e trarre opportune conclusioni.

Tonino Gentile. Ex sottosegretario, ex senatore e probabilmente cardine della famiglia Gentile, che per anni ha condizionato l’andamento delle elezioni regionali, nazionali e comunali: Partiamo da lui.

I Gentile, dopo esser stati sbattuti fuori dal comune di Cosenza e da quello di Rende, dopo aver perso a Paola, sono ormai ai margini di forza Italia, dopo la mancata elezione alla camera dei deputati di Andrea Gentile.

La Santelli ha il partito in mano in Calabria e si é liberata del peso gentiliano di dosso.

I cinghiali hanno ricevuto porte in faccia anche dalla Lega di Matteo Salvini, ed ora strizzano l’occhio alla Meloni.

In Calabria il partito é in mano ad Orsomarso e Wanda Ferro e conta come il due di coppe con la briscola a denari, quindi era auspicabile per loro, ricevere il supporto gentiliano per aumentare il peso elettorale in Calabria.

Ma, i Gentile hanno ancora peso in provincia di Cosenza?

Analizzando i risultati di Rende e Corigliano-Rossano sembrerebbe di no.

Nella nuova terza cittá di Calabria, dove ha vinto la protesta di Stasi, i Gentile avrebbero supportato il generale Giuseppe Graziano.

L’ex consigliere regionale, autore delle legge sulla cittá unica é transitato dal Nuovo centro destra di ALFANO, poi si é messo in moto per le comunali, allestendo 13 liste ( con simboli di centrodestra ) e ha perso in malomodo.

A Rende, che Gentile abbia rotto con Manna sarebbe cosa risaputa, cosí come il supporto dell’ex big della politica calabrese a Sandro Principe, via Talarico.

Anche qui, la storia non é a lieto fine, Manna al ballottaggio raddoppia quasi i voti, vince in 31 sezioni su 34 e Principe incassa meno voti del primo turno, tradito probabilmente anche dai Gentiliani che non hanno votato.

La sconfitta di Sandro Principe peró lascia un tempo di riflessione anche per alcuni presunti o ex, big del partito democratico, area riformista-socialista.

Aieta, Orlandino Greco e compagni erano con Principe, ed hanno perso.

Perché? Non avevano voti a Rende? Non hanno fatto davvero campagna elettorale a Sandro?

Oppure questi big, non sono ormai tanto piú big in Calabria ed hanno meno presa sugli elettori.

Gentile ci raccontano che starebbe serrando i ranghi in vista delle regionali, appuntamento al quale vogliono partecipare anche Orlandino Greco e Giuseppe Aieta.

Un dentro o fuori per il primo, in bilico tra un ritorno di peso e la certificazione di un calo inesorabile.

Per gli altri due, un’appuntamento da non fallire, per riconfermarsi ad alti livelli o meno.