“L’emergenza-urgenza necessita di un potenziamento di mezzi e di uomini. La nostra zona vive nella precarietà. Ieri sera, un uomo di Praia a Mare ha atteso cinquanta minuti l’arrivo dell’ambulanza, restando sdraiato a terra, in un parcheggio”.
L’ennesimo grido di allarme giunge dal responsabile Nursind Alto Tirreno cosentino, Andrea De Lorenzo, in riferimento a quanto accaduto ieri sera a Praia a Mare, nel parcheggio antistante via Cristoforo Colombo. Un uomo si è sentito male in seguito a un acceso diverbio. I fatti sono accaduti intorno alle ore 19. La prima telefonata al 118 è stata effettuata intorno alle ore 19.05, l’arrivo dell’ambulanza, partita dal presidio di Mormanno, verso le ore 20.
“Quanto accaduto – ha spiegato De Lorenzo – è un caso emblematico. È bastato che la Pet del servizio zonale fosse impegnata in un altro intervento, per mettere in mostra le carenze del sistema di emergenza-urgenza. La prima ambulanza disponibile era a Mormanno. Fortunatamente, quello di ieri non era un caso grave, ma se ci fossero state delle complicazioni? Si parla tanto di golden hour, l’ora d’oro in cui bisogna intervenire per salvare la vita a una persona, ma qui da noi rispettare questo parametro fondamentale sembra impossibile”.
Ma il problema del potenziamento dell’emergenza-urgenza non deve essere risolto solo in vista dell’estate. L’intero sistema soffre per carenze ataviche.
“Prima di tutto – ha concluso De Lorenzo – parlo da operatore della sanità, che ogni giorno combatte contro le criticità di un sistema che mette a dura prova i nervi di medici e infermieri. Per questo motivo, chiediamo a chi di competenza di intervenire subito, senza indugi. Ieri sera, a Praia a Mare, è andata bene, ma non possiamo sempre sperare che la sorte sia dalla nostra parte”.