Sanità da incubo, ancora una volta viene da ribadire il concetto: La Sanità in Calabria, in attesa dei decreti del governo, è un colabrodo.

Non solo Reggio Calabria, anche l’Asp di Cosenza ha le sue gatte da pelare.

In un mondo dove la politica ha piazzato radici troppo profonde, tanto da far divenire la sanità calabrese un contenitore elettorale, piuttosto che un servizio per i cittadini, una nuova cattiva notizia scuote due ospedali in Calabria, uno sul Tirreno Cosentino.

Secondo il report del Corriere della Sera sia a Cetraro che nel Basso Jonio ci sono meno di 500 nascite all’anno.

Stando ai decreti ministeriali le sale parto degli ospedali che non superano le 500 nascite annuali sarebbero da chiudere.

Le sale parto a rischio chiusura sono due, sempre secondo i dati del 2017: Ospedale Basso Jonio (Soverato) con 312 nascite e l’ospedale di Cetraro con 320 nascite.

Le Sale parte erano state spostate dall’ospedale di Paola allo Iannelli di Cetraro, ma adesso che i numeri boccierebbero inesorabilmente lo spoke cetrarese chissà che, campanilismi a parte, non possano essere spostate altrove.

… Continua..