Più di un chilometro e mezzo di costa, praticamente tutto il tratto che fronteggia l’abitato di Praia a Mare, non è balneabile. Lo dice nella sua classificazione delle acque dello scorso aprile l’ArpaCal. L’associazione “Italia Nostra” sezione Alto Tirreno cosentino lo ricorda al Comune. «Invece – affermano gli ambientalisti – di preoccuparsi seriamente di questo grave problema, unico sul territorio, invece di pensare a come dovrà giustificarsi nei confronti dei suoi cittadini per le decine di cartelli di divieto di balneazione che è tenuto a installare sulla spiaggia per informare coloro che riusciranno a venire a Praia, non trova di meglio da fare che sfornare ordinanze, come l’ultima che complica enormemente e rende difficile e ardua la presenza dei turisti nel comune di Praia a Mare, turisti che in molti casi saranno costretti a ricercare altre destinazioni». Per Italia Nostra si tratta di una questione da affrontare con serietà soprattutto in vista della stagione estiva che per il Tirreno cosentino è un occasione di guadagno. «Così – scrive l’associazione – 1500 metri di spiaggia non sono balneabili, non possiamo non continuare a chiedere ai nostri amministratori cosa hanno più importante da fare rispetto a questo problema»