La manifestazione dedicata alla promozione delle specificità enologiche territoriali ed extraterritoriali, ideata dall’Associazione Culturale Cerillae ed organizzata dalla Soc. Cop. La Casa del Chiarello, non delude le aspettative e si conferma tra le più importanti rassegne calabresi del settore. Nella notte di San Lorenzo, la suggestiva location del Monastero dei Minimi di Cirella ha ospitato l’evento capace, ancora una volta, di associare la valorizzazione delle specificità enogastronomiche del nostro territorio a iniziative di alto spessore culturale. Enogastronomia e cultura sono state, infatti, le protagoniste indiscusse della serata che, nel rispetto delle misure anti-contagio, è stata prevista e realizzata per numero limitato di partecipanti. A inaugurare la manifestazione il Sottosegretario di Stato Al ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, il Sen. Francesco Battistoni, che durante il convegno di apertura ha sottolineato come iniziative come calici facciano bene al Paese considerata la necessità di promuovere le specificità locali. La serata ha visto, poi, anche l’illustre presenza delle senatrici Fulvia Michela Caligiuri e Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al senato e del Presidente dell’accademia italiana del peperoncino, Enzo Monaco, del Presidente onorario dell’Associazione Franco Errico, oltre alla partecipazione del Sindaco, il Sen. Ernesto Magorno, del Vicesindaco Pino Pascale e dei più alti rappresentanti dell’Amministrazione Comunale. Numerose le cantine che hanno aderito, per lo più della provincia di Cosenza: Verbicaro Viti e Vini (Verbicaro, Cosenza), Ferrocinto e Campoverde (Castrovillari, Cosenza), Giraldi e Giraldi (Rende, Cosenza), Elisium (Borgo Partenope, Cosenza), Tenute Paese (Donnici Inferiore, Cosenza), Donna Grazia (San Giuseppe Vesuviano, Napoli), Casa vinicola Gialdino (Morano Calabro (CS) e non poteva mancare ovviamente La Casa del Chiarello (Cirella, Cosenza) con il grande stand interamente dedicato al Chiarello. Durante la serata, la presentazione di una nuova pubblicazione a carattere divulgativo sulla storia di Cirella antica “Cirella, un paese, una storia” che racchiude, tra altri contenuti, un nuovo importante approfondimento interamente dedicato al vitigno adduraca ed al Chiarello, l’antico e nobile vino di Cirella, riscoperto da studi approfonditi dell’Associazione Culturale Cerillae che, come testimoniato da importanti fonti storiche, in epoca rinascimentale, era molto conosciuto ed apprezzato nelle corti italiane, soprattutto presso la corte pontificia di papa Paolo III (1534-1549), tanto da essere annoverato tra i 53 vini più buoni d’Italia, secondo quanto raccontato da Sante Lancerio, storico “bottigliere” del Papa. Un vino nobile, dolce, profumatissimo che, molto probabilmente si ricavava proprio dalla pigiatura e dalla fermentazione delle uve di adduraca, un vitigno autoctono assai antico, patrimonio della parte nord occidentale della Calabria. La numerosa partecipazione e le altrettante numerose richieste che l’associazione ha dovuto disattendere per garantire il rispetto delle norme anti-contagio, hanno confermato ancora una volta l’importantissima risonanza territoriale e turistica di Calici Sotto le Stelle, un evento di promozione territoriale che è divenuto uno degli appuntamenti più attesi dell’estate sul Tirreno cosentino.