di Francesco Maria Storino 

Una lettera del Papa all’Ordine dei Minimi chiude il Centenario della Basilica di San Francesco di Paola. Le manifestazioni per l’evento si sono tenute fino a tarda serata. Si erano aperte con l’esposizione delle sacre ossa del Santo – che al Santuario furono restituite nel 1936 – e la successiva processione delle stesse dall’antica alla nuova chiesa. La santa messa è stata poi presieduta da monsignor Giuseppe Piemontese, amministratore apostolico) della diocesi di Cosenza-Bisignano e dai vescovi della Conferenza episcopale calabrese. Momenti che hanno sancito il legame indissolubile con la città di Paola e con la Calabria e chiuso un lungo periodo di giubilei iniziato nei 2006 con il V centenario della regola dei Minimi, proseguiti nel 2007 con il quinto centenario della morte del Santo e nel 2016 con il sesto della nascita del taumaturgo e infine con il quinto della canonizzazione nel 2019 e quello recente dell’elevazione a Basilica Minore. Il prossimo evento cadrà nel 2036 con il primo centenario dell’arrivo delle ossa del Santo dalla Francia al Santuario.

«Le celebrazioni giubilari – scrive Papa Francesco – sono un tempo di grazia che aiuta tutti a riscoprire e ad approfondire il carisma del vostro Santo fondatore. Egli è stato fulgido esempio di santità e può esserlo ancora oggi non solo per la cara regione Calabria, ma anzitutto per la Chiesa e per la società. Vissuto in un periodo storico non privo di disagi e problemi sociali, San Francesco di Paola animato da un profondo spirito di umiltà e penitenza, fortificato dall’intima comunione con Dio, si è impegnato nell’amore verso il prossimo soffrente accompagnandolo in un processo di promozione e di liberazione».Il 12 ottobre 1921 con Decreto della Congregazione dei Riti, il Santuario ricordiamo è stato elevato a Basilica Minore). L’edificazione del complesso conventuale ebbe inizio nel lontano 1483 con la costruzione del dormitorio, del refettorio e delle celle degli eremiti.