Si è tornati in aula, nel Tribunale di Paola, l’ 8 settembre per il cado della fabbrica dei veleni, dopo un nuovo rinvio dato che sono spuntati fuori altri presunti decessi di lavoratori dello stabilimento con una richiesta di integrazione dell’ incidente probatorio e che quindi è dovere completare il quadro indiziario del procedimento in esame. La Procura di Paola, in aula, era rappresentata da Pierpaolo Bruni e dal PM Valeria Teresa Grieco. Con l’ incidente probatorio si cerca una prova da portare nell’ eventuale processo bis. Tuttavia, il procuratore generale Salvatore Curcio ha chiesto 4 anni di reclusione per Antonio Favrin e 3 anni ciascuno per Carlo Lomonaco ed Attilio Rausse per disastro ambientale, omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime in relazione alla morte di un centinaio di operai. Per gli altri, compreso Marzotto (il Conte Valdagno) considerata l’ assenza di una nuova consulenza tecnica, ha chiesto la conferma dell’ assoluzione scaturita in primo grado.