Nella mattinata di ieri, la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Paola ha tratto in arresto due giovani — un ragazzo di 28 anni e una ragazza di 24, entrambi residenti nell’area di Bonifati-Cittadella — trovati in possesso di un quantitativo significativo di droga e, fatto non meno grave, di un cospicuo numero di munizioni per arma da fuoco. Un mix che racconta molto più di una semplice attività di microspaccio e che riapre il dibattito sulla sicurezza nei piccoli centri della costa tirrenica.Secondo quanto ricostruito, l’operazione ha preso avvio da attività info-investigative che hanno indotto gli agenti a intervenire in un’abitazione sospettata di essere utilizzata come base per la preparazione e lo stoccaggio di sostanze stupefacenti. La perquisizione ha confermato in pieno i sospetti: all’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti circa 100 grammi di cocaina e 21 grammi di marijuana, quantità che, per tipologia e suddivisione, suggeriscono un’attività destinata al mercato locale
Accanto alla droga, gli agenti hanno sequestrato tre bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e sostanze da taglio, elementi tipici della filiera dello spaccio che consente di suddividere lo stupefacente in dosi pronte per la vendita. Una dotazione organizzata, che va oltre l’uso personale e indica un sistema volto alla distribuzione, probabilmente con frequenza regolare.L’aspetto più allarmante del sequestro, tuttavia, riguarda le oltre 50 munizioni per arma da fuoco trovate nella stessa abitazione. La presenza di munizionamento non dichiarato e detenuto illegalmente rappresenta un aggravante di particolare rilievo, non solo in termini giudiziari ma anche per il quadro di sicurezza del territorio. Sostanze stupefacenti e munizioni, infatti, sono due indicatori spesso correlati a contesti criminali più strutturati, sebbene al momento non vi siano elementi — perlomeno resi noti — che colleghino i due giovani a organizzazioni più ampie.
