Di Matteo Cava

La questione della sede Inps sembra essere risolta, almeno dal punto di vista burocratico. A conferma della concessione dei locali in via Plinio il Vecchio alla sede provinciale dell’Inps c’è una delibera del commissario prefettizio Giuseppe Guetta, con i poteri della Giunta comunale. Nell’atto si legge la conferma sulla decisione: “Di concedere per cinque anni in comodato d’uso all’Inps, sede provinciale di Cosenza, per il mantenimento in Scalea dell’Agenzia Inps i locali di proprietà comunale, ubicati al piano rialzato del Municipio” si autorizza, anche, “Il responsabile dell’Area Tecnica, patrimonio alla sottoscrizione del contratto secondo lo schema”. Il commissario fa la cronistoria degli eventi e ricorda che il 21 gennaio il direttore regionale, con una nota, informava i comuni, sulla immediata sospensione dell’attività presso l’agenzia di Scalea “per impraticabilità dei locali di proprietà privata”. Una vicenda che i cittadini dell’alto Tirreno ben conoscono perché è stata oggetto di polemiche legate anche ad una anticipazione del Comune di Diamante che nei giorni precedenti aveva comunque dato la disponibilità ad accogliere gli uffici nel proprio territorio. Nella delibera del commissario Guetta si conferma: “la necessità di mantenere in Scalea lo sportello periferico che assicura alla cittadinanza importanti servizi” e non solo alla cittadinanza di Scalea, ma all’intero territorio che in gran parte fa riferimento proprio alla città di Scalea per la sua centralità rispetto, per esempio, a buona parte dei comuni montani. “In via di principio – si sottolinea nella delibera – le pubbliche amministrazioni sono tenute a valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico; tale valorizzazione può consistere sia nel ricavare un reddito dalla gestione degli stessi che in un utilizzo che comporti per la comunità una utilità sociale maggiore del possibile ricavato economico”. Si richiamano nella delibera diversi pareri della Corte dei conti che supportano l’iniziativa posta in essere dal comune di Scalea. Anche sull’eventuale richiesta di canoni la normativa prevede che i locali di proprietà comunale possono essere concessi in comodato d’uso. “La durata della concessione – si legge – viene fissata in 5 anni, con possibilità di ulteriori 5 a carico dell’Inps la manutenzione ordinaria dei locali nonché il pagamento di un canone annuo, comprensivo della quota parte dei consumi relativi alle utenze (energia elettrica, riscaldamento, acqua, pulizia locali ecc.) la soluzione individuata deve intendersi come provvisoria, in quanto l’amministrazione comunale si impegna ad avviare tutte le attività necessarie affinché si possa giungere entro la fine dell’anno alla soluzione definitiva, utilizzando anche i locali adiacenti, attualmente in uso ai carabinieri forestali; in questo modo l’Inps potrà avere un ingresso indipendente, un parcheggio riservato (già utilizzabile da subito) e ulteriori ambienti utili a completare la configurazione attuale rendendola conforme alle esigenze dell’istituto”.