“Come si sta adoperando il Comune di Cetraro per il paziente dializzato proveniente dal Lodigiano?” Se lo chiede il coordinamento provinciale dell’Aned (associazione nazionale dializzati) alla luce delle ultime vicende che stanno interessando il reparto medico in merito alla diffusione del coronavirus. “Stando ad alcune notizie in nostro possesso il paziente che usufruisce del servizio dialisi all’ospedale Iannelli di Cetraro, sembra che si rechi con la propria macchina presso il nosocomio pubblico e che quindi, stenti a rispettare il periodo di quarantena stabilito dalle norme in materia. Si rende necessario che il Comune di Cetraro si attivi per stabilire il rispetto delle norme sia da parte del paziente che vive nel lodigiano, che per gli altri pazienti e per il personale medico e infermieristico. Al paziente che deve avere la sua terapia salvavita, ma anche per chi lavora e usufruisce del servizio. Al reparto di dialisi di Cetraro si rispettano tutte le norme in materia: mascherine, guanti, disinfettanti e sappiamo le enormi difficoltà cui il personale è chiamato a rispondere ogni giorno. Ma anche i pazienti necessitano di quella tutela dovuta dagli enti pubblici, siano essi sanitari che amministrativi. Ci auguriamo ovviamente che questo periodo passi alla svelta: i dializzati sono immunodepressi e quindi fascia facilmente aggredibile da parte di virus e batteri vari. Speriamo che il Comune si attivi per garantire ai soggetti a rischio la tutela necessaria e i servizi di cui possono necessitare. Fonte Lo Strillone