Da mesi, l’autoambulanza di servizio a Scalea attende una riparazione, che tarda ad arrivare. Allo stesso tempo, da mesi il servizio viene garantito con un’autoambulanza privata, che l’ASP di Cosenza paga puntualmente.La riparazione di cui ha bisogno il mezzo di proprietà dell’Azienda Sanitaria Provinciale, in realtà non riguarderebbe un danno enorme; sembrerebbe che il problema non sia di ordine meccanico, ma una disfunzione che renderebbe inutilizzabile la barella interna. Insomma, un problema di poco conto. Che, però, non si riesce a risolvere, nonostante le tante sollecitazioni provenienti dalla postazione lavorativa. In sostituzione, vengono mandate altre ambulanze, tutte al limite dell’efficienza e, di fatto, inutilizzabili, nonostante i sacrifici e la solerzia degli Operatori. Tale situazione sta creando grave disagio ai Lavoratori addetti al 118, che si devono sobbarcare attività di lavoro diverse da quelle cui sono preposti. Ma a risentirne è soprattutto la Collettività di quella parte di Territorio: in caso di necessità, infatti, il mezzo privato dovrà partire da Belvedere, aumentando di gran lunga i tempi di percorrenza e, quindi, mettendo a rischio il paziente che deve essere soccorso. C’è di più. In caso di trasporto di un paziente covid o sospetto tale, la stessa autoambulanza privata si deve recare a Cetraro per la necessaria sanificazione, poiché a Scalea non è stato ancora assegnato un sanificatore all’ozono. Anche questo, non fa che aumentare vistosamente i costi di gestione. La FP CGIL Comprensoriale ha perciò scritto al Responsabile del SUEM 118 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, dott. Riccardo Borselli, affinché provveda urgentemente a dare disposizioni, in merito sia alla riparazione dei mezzi di proprietà aziendale, sia alla fornitura di un sanificatore, in modo da ripristinare un corretto servizio per il presidio di Scalea e abbattere gli elevati costi di gestione, che stanno finendo per avvantaggiare solo il servizio privato.