In un primo momento si era parlato di un ragazzino di 12 anni, che avrebbe preso l’arma detenuta dal padre e avrebbe esploso alcuni colpi, uno dei quali avrebbe raggiunto un diciottenne, vicino di casa, ferendolo gravemente ad un occhio.

Ma in relazione a questa vicenda, sulla quale erano diversi i dubbi sulla responsabilità del minore, sono emersi nuovi dettagli. I fatti si sarebbero svolti in un altro modo quel giorno a San Lucido, nella zona Acqualeone nei pressi di località Varco.

Gli inquirenti infatti avrebbero sentito il padre del ragazzino il quale avrebbe dichiarato che quel giorno, il fucile, lo aveva lui e per sbaglio sarebbe partito il colpo. Il figlio dodicenne si sarebbe avvicinato al papà per toccare l’arma quando, nel tentativo pare di allontanarlo, il genitore avrebbe premuto il grilletto. Il colpo partito ha poi raggiunto il 18enne che si trovava di fronte all’abitazione ferendolo ad un occhio. Quello di utilizzare i fucili è una pratica allarmante che spesso a Capodanno vede i detentori di armi, imbracciarle e sparare per ‘far festa’. E questo in barba alle normative che vietano spari e botti, ritenuti pericolosi. Sta di fatto che quella sera, un ragazzo è stato colpito, ad un occhio

 

Fonte ed articolo su Quicosenza