Rigettata la richiesta di Pasquale La Rosa, 54 anni, di Tropea, condannato a 5 anni di reclusione per associazione mafiosa nell’operazione “Peter Pan” e ritenuto uno dei vertici dell’omonimo clan egemone nella principale località turistica vibonese e calabrese.
La prima sezione penale della Cassazione ha infatti confermato l’ordinanza emessa a gennaio dal Tribunale di sorveglianza di Catanzaro con la quale è stata respinta l’istanza di liberazione anticipata presentata da Pasquale La Rosa per i semestri compresi tra il 19 dicembre 2012 e il 19 giugno 2016. Il provvedimento impugnato è stato pronunciato dal Tribunale di sorveglianza di Catanzaro sull’assunto della gravità del titolo esecutivo relativo ad un delitto associativo commesso in un ampio arco temporale – dal febbraio 2008 al marzo 2013 – che non consente la concessione del beneficio penitenziario richiesto, cioè la liberazione anticipata.