I lavoratori del Consorzio di bonifica di Trebisacce, in provincia di Cosenza, sono saliti per protesta sul tetto della sede della struttura consortile.Già mercoledì scorso al termine di un’assemblea avevano proclamato lo stato di agitazione. Senza salario da quattro mensilità e per alcuni di loro è scattata la cassa integrazione.Con i lavoratori, sul tetto, c’è Federica Pietramala, Segretaria Generale FLAI CGIL Pollino Sibaritide Tirreno. La protesta continuerà ad oltranza fino a quando non verrà garantito il loro diritto sacrosanto al salario. L’amministrazione dell’Ente deve mettere in campo adeguate azioni per garantire la dignità ai propri dipendenti, se non ci riesce si dimetta.Trebisacce è solo uno dei tanti casi in Calabria, dove la situazione nei consorzi di bonifica è al disastro. Moltissimi lavoratori sono senza stipendio da un anno. La battaglia andrà avanti fino a quando non si otterranno risposte concrete.

INTERVIENE GRAZIANO DI NATALE.

“Apprendo da autorevoli agenzie di stampa che i lavoratori del Consorzio di bonifica dei Bacini dello Jonio, posizionandosi sul tetto della centrale idroelettrica di Corigliano Rossano, hanno inscenato l’ennesima comprensibile manifestazione pacifica. A tutti loro va la mia solidarietà incondizionata”. Lo afferma Graziano Di Natale da tempo attivo sull’annosa vicenda consortile.”Padri di famiglia -prosegue l’esponente politico- protestano perché rivendicano ben quattro mensilità arretrate.Nella medesima situazione versano i dipendenti dell’ente di Mormanno dove le spettanze non retribuite sono pari a dieci mensilità”.Di Natale dichiara, inoltre, con rammarico: “È dal 29 Giugno 2020 che ho denunciato lo stato dei Consorzi di Bonifica della provincia di Cosenza, ma da quella data nulla è cambiato. La Politica regionale ha ignorato finanche le mie proposte senza riuscire a produrne altre. A tutto c’è un limite. Occorre -conclude- un riordino immediato di tutti i carrozzoni consortili, troppo spesso mal governati e gestiti in maniera totalmente clientelare. La mia battaglia continua”.