Di Francesco Maria Storino

Migrantes, in tutto sono 12 gli ultraottantenni che dovranno affrontare il processo con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. Fino a oggi sono a giudizio poco più di una decina di persone rintracciate dai vari consolati del sud America. Le ricerche che sono iniziate tre anni fa hanno prodotto poco. Sono ancora 138 le persone di cui non si hanno notizie. Vecchietti abili – fiutato il rischio di un processo in Italia – a fare perdere le loro tracce oltreoceano.
Agli iniziali otto nei confronti dei quali il Tribunale monocratico è chiamato a pronunciarsi il prossimo 20 febbraio si sono aggiunte altre 4 persone “ritrovate” dopo accurate indagini le cui posizioni sono state quindi stralciate ieri in aula dall’iniziale procedimento a carico degli irreperibili. Per i rintracciati c’è stato un rinvio del processo al 9 gennaio, mentre per i 138 irreperibili al 23 aprile. Per questi ultimi il processo rimane comunque sospeso. In ogni caso si avvicina la prescrizione e ben presto potrebbe essere disposto il cessate le ricerche.
Un bel puzzle nonostante l’importanza dell’indagine. Gli ultraottantenni che hanno fatto perdere le loro tracce sono accusati secondo l’inchiesta di aver intascato illecitamente oltre 5 milioni di euro. “Migrantes – assegni sociali in trasferta” ha portato al sequestro, nel settembre 2012, di 59 conti correnti e 229 unità immobiliari per circa un milione di euro. Solo una piccola parte rispetto all’ammontare della truffa. L’idea è che dietro tutto questo c’era una mente. Qualcuno che ha ingegnosamente creato il sistema per creare il raggiro.