In data odierna si è tenuto dinnanzi al Tribunale Penale di Paola il processo a carico di un uomo originario di Scalea imputato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. L’associazione “La Ginestra” Sportello Antiviolenza, con sede in Cirella di Diamante, difesa dall’avvocato Fabio Spinelli, ha avanzato richiesta di costituirsi parte civile al fine di affiancare la pubblica accusa e la parte offesa quale donna vittima dei reati assistita dall’avvocato Teresa Sposato. Nonostante l’opposizione dell’avvocato dell’imputato, il giudice monocratico dott.ssa D’Acunzo ha accolto in pieno le argomentazioni dell’avvocato Spinelli che richiamando la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 38343/14 ha ritenuto ammissibile la costituzione di parte civile di un’associazione anche non riconosciuta che avanzi, “iure proprio”, la pretesa risarcitoria.
Il legale della Ginestra fa sapere che la decisione del Giudice paolano di ammettere la costituzione di parte civile dello sportello antiviolenza costituisce sicuramente una “buona prassi” riconoscendo alle associazioni che si occupano di violenza contro le
donne come portatrici di una lesione e quindi legittimate a stare nel processo.
In questa vicenda si procede nei confronti dell’imputato per accuse molto gravi ai danni di una donna che è stata vittima di violenza e che si era rivolta allo sportello antiviolenza dell’associazione la “Ginestra”. In effetti, il Presidente dell’associazione, l’avvocato Teresa Sposato, evidenzia che sin dalla sua istituzione “La Ginestra” ha svolto concretamente e con continuità su tutto il territorio della Provincia di Cosenza attività a favore delle donne vittime di violenza, offrendo loro servizi di supporto, accoglienza, guida, orientamento, accompagnamento ai servizi del territorio e (servizi sociali, Forze dell’Ordine, ospedali, associazioni del terzo settore, etc.) empowerment delle donne vittime di violenza che diventano così soggetti attivi e consapevoli. Aggiunge inoltre che l’ammissione di parte civile da parte del giudice rappresenta un ulteriore traguardo in merito all’attività che lo sportello antiviolenza svolge da quattro anni sul territorio.