Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in sede di giudizio di rinvio disposto dalla Suprema Corte di Cassazione, in accoglimento di un ricorso proposto dagli avvocati Giuseppe Bagnato e Francesco Sabatino, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Accorinti, 60 anni, ritenuto il boss di Zungri. I fatti riguardano l’omicidio di Raffaele Fiamingo e il tentato omicidio di Francesco Mancuso avvenuti il 9 luglio de 2003 a Spilinga.

In particolare, nell’aprile scorso il gip distrettuale di Catanzaro aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, con ordinanza emessa il 14 maggio scorso ha confermato la misura cautelare in carcere nei confronti di Accorinti, ritenendo che lo stesso avesse avuto un ruolo esecutivo nei fatti di sangue, sulla base delle plurime dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, nonché su ulteriori emergenze investigative, rappresentate anche da intercettazioni ambientali.