A Platì, nella Locride, i carabinieri della locale stazione e dello squadrone eliportato “Cacciatori Calabria” hanno scoperto e sequestrato un bunker, composto da una camera con letto munita di batteria per allaccio elettrico. L’accesso era nascosto da un grosso blocco di cemento, ricavato in un muretto a secco, scorrevole su dei binari in ferro grazie ad un meccanismo azionabile manualmente.
I servizi svolti dall’Arma della Locride si inseriscono in una mirata strategia operativa, tesa principalmente alla cattura dei latitanti, al contrasto alla criminalità organizzata e all’aggressione dei patrimoni illeciti delle cosche, adottata anche a seguito di un attento monitoraggio dei delitti commessi nell’area. Lo scopo dei Carabinieri è sempre lo stesso, e cioè il contrasto ai traffici illeciti e ai centri decisionali della ‘ndrangheta scoraggiando chi cerca di sottrarsi alla giustizia, ostentando la latitanza per affermare il proprio potere mafioso.