“Se per fare un biglietto dell’autobus devo percorrere 50 km, tanto vale utilizzare l’automobile”.
Non usa mezzi termini il Codacons nel condannare la pratica di Ferrovie della Calabria la quale ha “surrettiziamente” aumentato il costo dei biglietti, prevedendo una maggiorazione per chi acquista il ticket direttamente sugli autobus.
Dimentica FdC che le rivendite di biglietti sono pressoché inesistenti.
Riceviamo numerose segnalazioni dai paesi della presila Catanzarese da parte di studenti che subiscono un aumento del 20 % del costo del ticket.
E non per loro responsabilità, ma perché non hanno la possibilità di acquistare il biglietto nel loro paese o, addirittura, nei paesi vicini.
Sono in tanti coloro che si trovano nell’oggettiva impossibilità di acquistare il biglietto e, conseguentemente, sono costretti a pagare – afferma Francesco Di Lieto del Codacons – l’inadeguatezza dei servizi offerti da Ferrovia della Calabria.
Un aumento vertiginoso del costo del biglietto acquistato a bordo, senza alcuna informazione preventiva.
Ovviamente di biglietterie automatiche neppure a parlarne.
Questo disservizio non è certo imputabile ai viaggiatori che, pertanto, non devono pagare il sovrapprezzo, atteso che all’ utenza non viene lasciata altra alternativa per l’acquisto del titolo.
Obolo intollerabile specie quando si opera in regime di monopolio, imponendo all’utenza questa nuova tassa per poter utilizzare l’unico mezzo di trasporto pubblico.
Il Codacons diffida, pertanto, Ferrovie della Calabria ad astenersi dall’applicare qualsivoglia sovrapprezzo ai passeggeri laddove le rivendite siano inesistenti e, pertanto, sia impossibile munirsi del titolo di viaggio.
In attesa delle determinazioni di FdC – continua Di Lieto – abbiamo formalizzato un esposto ipotizzando l’abuso di posizione dominante ed illegittimo aumento delle tariffe.
Inoltre, poiché chi impone il “sovrapprezzo” è perfettamente consapevole dell’oggettiva impossibilità di reperire i biglietti, confidiamo che il personale stesso di Ferrovie della Calabria provveda a segnalare ai vertici aziendali l’evidente ingiustizia perpetrata sulle tasche dei Cittadini.
Del resto la normativa di riferimento – conclude Di Lieto – può essere mutuata dalle condizioni delle ferrovie dello stato, laddove, all’art. 5 lett. b), viene consentito l’acquisto a bordo del biglietto, senza sovrapprezzo, se la biglietteria non risulti funzionante.
Basta il buon senso.