La vicenda del 33enne di Cetraro era divenuta nota grazie agli accorati appelli di mamma Tina e papà Franco. Affetto da gravi disturbi psichici e bisognoso di cure, il giovane era in cerca di un centro specializzato per la riabilitazione fuori i confini regionali poiché nelle Rems calabresi non c’è posto.

Il caso che ha commosso il web, quello di Mattia Spanò, ex detenuto afflitto da gravi disturbi psichici, potrebbe essere giunto a una svolta. Il 33enne di Cetraro potrà finalmente essere trasferito in una struttura che sorge al di fuori dei confini calabresi, precisamente in Abruzzo. Si tratta di una struttura altamente specializzata nella riabilitazione psicosociale dei pazienti. Il problema è sorto quando il giudice del tribunale di Sorveglianza di Catanzaro aveva chiesto per lui l’ingresso in una strettura Rems, Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, ma in Calabria, a causa delle lunghe liste d’attesa, non c’è posto e il giovane è stato costretto a fare il giro di case-famiglia e ospedali del territorio, senza però ricevere cure adeguate alle sue condizioni. Oggi, il risultato arriva grazie all’incessante lavoro dei suoi legali Marco Bianco, del foro di Paola, e Angela Cannizzaro, del foro di Reggio Calabria. – di Francesca Lagatta: Fonte Cosenza Channel.

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