Aprire alla libera concorrenza e, dunque, interrompere una sorta di regime di monopolio che, fino ad ora, c’è stato sulla gestione delle Terme Luigiane. Offrire l’opportunità, ad a tutti i potenziali investitori e ad a tutti i potenziali operatori economici (alcuni dei quali già presenti nella zona del compendio termale), di poter sfruttare, anch’essi, la gestione, all’interno delle proprie strutture, dei servizi termali, come, ad esempio, dei centri benessere ed altro ancora. Una diversificazione generale e più ampia dell’offerta turistica, che sta alla base dell’approvazione dei nuovi regolamenti, approvati nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale di Acquappesa. Una visione, che porterebbe, le Terme Luigiane, al pari passo di altri importanti e noti centri termali nazionali ed internazionali.
Questo, in sintesi, è ciò di cui si è discusso nella massima assise cittadina acquappesana, relativamente ai punti ritenuti di maggior rilievo, partendo dalla nuova perimetrazione del compendio termale, per arrivare al regolamento per i contratti di utilizzo delle acque termali ed al regolamento per la gestione associata delle funzioni e dei servizi da parte dei comuni di Acquappesa e di Guardia Piemontese. Stesse tematiche, che, anche il comune di Guardia Piemontese, ha approvato, ieri, all’interno del suo civico consesso.
Insomma, c’è una seria prospettiva di rilancio del comparto, che deve necessariamente camminare di pari passo con “la necessità di aprire alla concorrenza e di mettere la parola fine al monopolio di una sola società”, così come sottolineato dal sindaco Francesco Tripicchio e dal vice sindaco Massimiliano De Caro, il quale ha illustrato, ai consiglieri comunali, quella che è la linea dell’amministrazione di Acquappesa.
“I regolamenti che abbiamo portato in consiglio comunale hanno un obiettivo ben preciso, che è quello di aprire, la gestione delle acque, alla libera concorrenza. Questo è un passaggio strategico, che ci consentirà di rilanciare le Terme Luigiane, creando maggiori economie sul territorio. Non esistono, pertanto, timori concernenti l’eventuale perdita degli attuali livelli occupazionali, anzi. Siamo abbastanza ottimisti e propositivi e serve recepire, ciò a cui stiamo andando incontro, come una grande opportunità, una grande occasione, che potrà non solo mantenere gli attuali livelli occupazionali, ma aumentarli e renderli meno precari, anche in virtù di una realtà dei fatti che non garantisce certezze a lungo termine, che è quello a cui, invece, dobbiamo tutti mirare, avendone potenzialità e qualità” – è il pensiero espresso dal comune di Acquappesa. “Una sfida ad un presente troppo statico e la prospettiva di un futuro concorrenziale e di sviluppo, che avrà ripercussioni positive sia sotto l’aspetto sociale, che economico”.