Malgrado la regione Calabria abbia emanato la LR n°47/2009 che prevede la tutela di numerose specie tra cui il Giglio di Mare (pancratium maitimum) e ne vieta l’estirpazione ed il danneggiamento ;
malgrado un’ ordinanza del comune di Scalea, abbia delimitato l’area di protezione per i Gigli di Mare e ne abbia affidato il controllo al comando di Polizia Locale, al Corpo Forestale dello Stato e al Locale Comando Marittimo;
malgrado su tale area siano stati apposti dal comune cartelli ben visibili con l’immagine della pianta con l’indicazione del divieto di estirpazione e danneggiamento e con l’indicazione delle sanzioni a carico dei trasgressori ;
malgrado tutto ciò, nella mattina del 01/02/2020 abbiamo verificato, a seguito di una segnalazione da parte di volontari di Italia Nostra, che un ampio tratto di tale area, vedi foto allegate, è stato completamente sbancato da mezzi meccanici che hanno lasciato evidenti tracce, provocando la distruzione di migliaia di piante di gigli di mare, con ancora ben visibili i bulbi delle stesse in superficie tra la sabbia, ed altre piante ivi presenti. Su tale tratto è stato realizzato un vero e proprio scavo e la sabbia di risulta è stata utilizzata per realizzare dune artificiali rivolte verso il mare.
Questa associazione nel denunciare la gravità di quanto avvenuto, e lo scempio messo in essere ai danni di un area a forte valenza naturalistica e nell’attendersi un deciso e risolutivo intervento delle Autorità preposte al controllo ed alle sanzioni, chiede che vengano individuati i responsabili, che vengano applicate le sanzioni previste dalla legge e che gli autori vengano obbligati al ripristino dello stato dei luoghi dell’area demaniale , alla rinaturalizzazione e protezione dell’aerea interessata con la piantumazione dei bulbi dei gigli di mare per quante piante sono state distrutte o a interventi di semina.
Italia Nostra esprime tutta la propria preoccupazione per la tutela di queste specie, come i Gigli di Mare, pianta in via di estinzione di grande pregio naturalistico. Se nel Comune di Praia a Mare e ora nel comune di Scalea , malgrado la legge e le ordinanze, ed i cartelli informativi ( che però in alcuni comuni proprio non vogliono istallare ) non si ha alcuna remora a distruggere con le ruspe ed anche in altro modo tale meravigliosa pianta che valorizza ed impreziosisce le nostre spiagge, significa, a nostro avviso, che non si temono né i controlli (ma ci sono?), né le eventuali ( ma ancora non ci risultano) sanzioni. Di questo passo, sul nostro territorio, in assenza di incisività delle Autorità, ben presto tale specie finirà per scomparite.