Governare i Conti di un Comune è una cosa molto seria e impegnativa per tutti gli amministratori. Presuppone un’adeguata conoscenza degli ordinamenti che regolano la gestione della finanza pubblica negli Enti Locali. Gli stessi comportamenti omissivi o commissivi, violativi dei precetti di diligenza, di prudenza, di perizia, per come prescritti dalla Legge, diventano vere e proprie responsabilità giuridiche allorquando trasgrediscono regole economiche e pratiche contabili-amministrative, utili ad una gestione corretta della finanza pubblica. Tra pochissimi giorni arriveranno a tutti i cittadini — residenti, e non residenti, possessori di prima casa, o seconda che sia, di esercizi commerciali o botteghe artigianali –, le bollette relative alla Tassa di raccolta e smaltimento della “Spazzatura”, con un aumento così rilevante che non si era visto almeno da un trentennio.  Sembra che sia stato conteggiato nell’ordine del 30% in più, (e forse al 35%, in alcuni casi). Riteniamo che sia l’occasione giusta per fare una approfondita riflessione su ciò che   capiterà alla nostra città, in termini di sopportazione economica della crescente e ineludibile pressione tributaria comunale che si prospetterà sicuramente, da qui a poco, ai limiti delle capacità contributive delle famiglie, a causa  degli onerosi riflessi, su di esse, del Dissesto finanziario dell’Ente. Durante il Consiglio comunale del 10 settembre 2021, l’Amministrazione comunale ha proposto ed approvato a maggioranza il ricorso all’art. 243 bis del Testo Unico degli Enti Locali. Praticamente, il nostro Comune è, oggi, in preda ad uno stato di Dissesto economico e finanziario, dovuto ad un esponenziale indebitamento di cui nessuno degli amministratori ha finora precisato l’entità e al quale non riesce a fare fronte con le sue sole risorse interne. La trattazione delle procedure previste dalla legge per il risanamento del Debito secondo un Piano Pluriennale, forse, ad altre latitudini viene svolta in maniera relativamente semplice e lineare. Dalle nostre parti, invece, rischia di assumere contorni di inquietante complessità, a causa del dilettantismo, della sprovvedutezza, della insipienza dell’Amministrazione comunale nella sua generalità. Le ultime tre Deliberazioni consiliari, approvate nella seduta citata del Civico Consesso e, precisamente, quella relativa al “Riconoscimento di alcuni Debiti fuori Bilancio“, quella relativa al “Bilancio di Previsione 2021-23” e, in ultimo, quella relativa alla “Richiesta di Riequilibrio Pluriennale dei Conti” (altrimenti chiamato pre-dissesto), riteniamo che siano essenzialmente e sostanzialmente “Pezzi di Carta” senza alcuna validità giuridica!   L’approvazione della loro “immediata eseguibilità”, ancorpiù,  può ipotizzare gravi responsabilità di natura sanzionatoria a carico dei consiglieri comunali che hanno espresso voto favorevole. Il dato vero e inoppugnabile, comunque, è che l’Aula consiliare ha licenziato la Richiesta di “Risanamento Pluriennale dello Squilibrio di Bilancio ( ossia, pre-dissesto), presentata dall’organo esecutivo, dopo aver approvato già precedentemente solo una  piccola parte dei Debiti fuori Bilancio, la cui consistenza è ancora in fase di ricognizione e di valutazione della legittimità, e che sono tra i principali fattori dell’indebitamento! La stessa approvazione, nella fattispecie, finisce per adombrare il sospetto di un favore elargito a qualche creditore e della conseguente violazione della “par condicio creditorum”. Tutto ciò lo dice chiaramente il Revisore dei Conti, apponendo un Parere categoricamente negativo alla relativa proposta deliberativa. Lo stesso Bilancio di Previsione 2021-2023, dichiarato illegittimo dal Parere, ancora una volta negativo, dello stesso Organo di Controllo Interno dei Conti, viene proposto al Consiglio e approvato perché confezionato attraverso il   raggiungimento fittizio  dell’Equilibrio dei Conti,  che non tiene in nessun conto, come dice lo stesso Revisore Unico, l’evoluzione complessiva del sontuoso indebitamento e il più che milionario Disavanzo di Amministrazione nel Rendiconto di Gestione 2021.  Ma a che gioco si è giocato in quella seduta del Consiglio Comunale del 10 settembre u.s.? E’ possibile approvare Deliberazioni di Consiglio di questa importanza, una dietro l’altra, di cui anche un neofita delle Istituzioni avrebbe immediatamente riscontrato la loro contraddittorietà e antiteticità. Fino al punto da annullarsi l’una con l’altra?  Questo “indebitamento disastroso”, infine, esiste veramente, oppure no? Ma altra cosa, e sicuramente ancora più preoccupante e insanabile, è il dissesto culturale, istituzionale, costituzionale, nel quale è immersa da un anno questa scalognata città. Ci auguriamo, intanto, di avere torto marcio nell’aver descritto quella che riteniamo essere la  più controversa e distopica giornata di lavoro, di sempre, della nostra Massima Istituzione cittadina!  

Movimento politico “Area Democratica”.