Il Deputato del M5S Massimo Misiti ha presentato un interrogazione parlamentare sul dissesto finanziario del comune di Belvedere Marittimo, all’attenzione del Presidente del Consiglio ed al Ministro dell’Interno.

Ecco il testo dell’interrogazione del deputato eletto nella circoscrizione della provincia di Cosenza

“….. Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:

il comune di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, ha un disavanzo di 17 milioni e 478 mila euro. Debiti insormontabili accumulati negli anni a causa dell’esternalizzazione dei servizi, a cui non è seguito un congruo ritorno. La situazione è emersa con l’insediamento del nuovo primo cittadino, Vincenzo Cascini, eletto il 26 maggio;

già nel mese di aprile 2019, la Guardia di finanza aveva eseguito perquisizioni a carico dell’allora sindaco di Belvedere Marittimo, Enrico Granata. Il provvedimento disposto su richiesta del procuratore capo di Paola, Pierpaolo Bruni, riguardava un’accusa di corruzione nei confronti del primo cittadino;

le voci che si sono susseguite in questi mesi con particolare insistenza sui debiti fuori bilancio, disavanzi enormi per un comune piccolo come quello di Belvedere, hanno trovato conferma nella rendicontazione dell’esercizio finanziario, deliberato dalla neonata giunta comunale proprio alcuni mesi fa. L’ente ha enormi difficoltà nella riscossione di tributi, difficoltà che si trascinano da anni e determinate dalle poche entrate e dalle troppe spese, soprattutto per i servizi erogati, ma esternalizzati;

oggi il comune di Belvedere Marittimo è di fatto in pieno dissesto finanziario, il disavanzo non è stato ripianato, perché la massa passiva era troppo elevata. D’altra parte, anche il responsabile finanziario e il revisore dei conti avevano indicato questa via e lo scorso giugno, la responsabile del settore economico e finanziario del comune di Belvedere Marittimo, Antonietta Grosso Ciponte, aveva rilasciato parere favorevole sul rendiconto, ma solo come presa d’atto del disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2018, chiedendo che il comune avviasse l’iter per il dissesto finanziario;

appare singolare che nell’attuale amministrazione, risiedano rappresentanti della precedente, nonché quelli che l’interrogante giudica gli artefici, in parte, dell’attuale dissesto –:

se siano a conoscenza di quanto esposto;

se il Governo intenda adottare iniziative normative, al fine di evitare che i responsabili dei dissesti finanziari possano continuare a rappresentare le proprie comunità, nonché per garantire forme e strumenti di tutela per i cittadini, rendendo più stringenti i meccanismi volti a sanzionare le responsabilità per errori dovuti alla cattiva gestione e amministrazione della cosa pubblica”