Di Antonello Troya

Uccidono un altro cane ma non sono aggressivi. Solo che ieri pomeriggio due Amstaff liberi dal guinzaglio hanno aggredito e ucciso un altro cagnolino che era a passeggio con la sua padrona.

È accaduto in località Vetticello a Belvedere Marittimo. Decisamente terrorizzata la padrona che ha dovuto far ricorso alle cure dei medici. “Ieri mia sorella – racconta la padroncina del cane – passeggiava in via Vetticello, nei pressi della nostra abitazione, con uno dei nostri cani. Il nostro vicino ha lasciato i suoi due amstaff liberi in un giardino senza recinzione, senza museruola e senza neanche degnarsi di dare un’occhiata nei paraggi. I due cani si sono avventati sul mio e su mia sorella, mordendo in vari punti lei e causando la morte del nostro cagnolino che non ha neanche tentato di difendersi”. I carabinieri e i vigili urbani spiega ancora “hanno potuto constatare la strage che ha avuto luogo, in un quartiere dove tutti avevano paura di quei cani, anche il padrone che infatti non è subito accorso, temendo di essere colpito a sua volta. La cosa che più dispiace è che il veterinario vedendo due cani sporchi di sangue e senza alcun graffio, nello sconcerto di tutti, ha pensato bene di dichiararli non aggressivi. Dovevano forse uccidere anche mia sorella per essere dichiarati tali? La noncuranza del proprietario poteva riversarsi anche su un bambino o su un qualsiasi passante. Credo che in questo caso i cani non dovessero rimanere col proprietario che oggettivamente non sa gestirli (avendo anche difficoltà a portarli al guinzaglio, peraltro senza museruola). Amo i cani, ma non tutti possono averli. La mia famiglia ad oggi è sotto shock per le lesioni che ha riportato mia sorella e per aver visto morire un membro di essa a tutti gli effetti, brutalmente sbranato, così buono da non rispondere a tanta crudeltà. E non trovo corretto che il proprietario dei cani e sua sorella (che formalmente è proprietaria di uno dei due) non solo non siano intervenuti ma non abbiano neanche accennato a chiedere scusa per l’orribile atto che hanno osservato e non hanno in alcun modo provato a far cessare”.