Ventidue punti con qualità “scarsa”, altrettanti con qualità “sufficiente”, trentuno con qualità “buona” e oltre 570 con qualità “eccellente”. Con un decreto dirigenziale del Dipartimento Ambiente e Territorio, il numero 7819 del 2019, la Regione ha individuato e classificato le acque marine destinate dalla balneazione per la stagione 2019.

L’elenco, consultabile insieme al decreto sul sito istituzionale della Regione, è stato stilato dall’Arpacal.

Nella valutazione le acque di balneazione vengono classificate in quattro categorie: qualità “scarsa”, “sufficiente”, “buona” ed “eccellente”.

Le acque di balneazione sono classificate di “qualità scarsa” se i valori percentuali delle enumerazioni microbiologiche sono peggiori rispetto ai valori corrispondenti alla “qualità sufficiente” indicati nel decreto legislativo 116 del 2008, sono classificate di ”qualità sufficiente” se i valori percentuali delle enumerazioni microbiologiche sono uguali o migliori rispetto ai valori corrispondenti alla “qualità̀ sufficiente” indicati nel decreto legislativo suddetto, e lo stesso per quelle di qualità buona ed eccellente.

All’esito del monitoraggio dell’Arpacal, è emerso – secondo quanto si rivela dagli allegati al decreto dirigenziale del Dipartimento Ambiente – che in Calabria i punti che hanno acque di balneazione con qualità “eccellente” sono 578, quindi 31 quelli con qualità “buona”, 22 con qualità “sufficiente” e 22 con qualità “scarsa”. Tra questi ultimi, 8 punti sono stati segnalati a Reggio Calabria, tre a Paola e Praia a Mare, due a Fuscaldo e Brancaleone.

Fonte ed articolo su Quicosenza