Durante la notte l’impresa dell’architetto Eugenio Fasanella ha subito un attentato incendiario. È avvenuto sotto casa e sono stati incendiati camion ed autospurgo, mezzi di lavoro. «Questo non si può accettare» è la reazione di Fasanella. 

«Tutto ciò perché è un’impresa che lavora onestamente, senza compromessi e senza piegarsi alle continue pressioni che giornalmente vengono subite in un territorio infame». È lo sfogo subito dopo l’accaduto e arrivano i primi interrogativi: «Cassano è davvero una brutta realtà ed io, titolare, mi chiedo a chi ho pestato i piedi? Forse sarà per il lavoro del verde pubblico o forse per l’attività di autospurgo?». «Io risorgerò dalle ceneri, ma chi è stato capace di un così vile gesto resterà sempre un infame pezzente.Ringrazio le forze dell’ordine e la Procura per essermi vicine e confido nella Magistratura che sicuramente farà luce sull’accaduto».

Fonte Quicosenza