TRIBUTI 2020: IL TAR NON SI È ANCORA PRONUNCIATO SULLA ILLEGITTIMITÀ DEGLI AUMENTI MA HA SOLO RESPINTO UNA RICHIESTA DI SOSPENSIONE PROVVISORIA IN ATTESA DI DECISIONE SUL MERITO.
Preso atto del comunicato diramato stamane dall’amministrazione e della medesima notizia riportata da diversi organi di stampa, fatte le opportune verifiche, riteniamo doveroso chiarire che il TAR Calabria, chiamato a decidere sulle delibere di aumento dei tributi 2020, non si è ancora pronunciato sulla rilevata illegittimità degli atti di aumento, non ha emesso alcuna sentenza nel merito, ma, senza entrare minimamente nella valutazione giuridica delle delibere, ha emesso una ordinanza con la quale si è semplicemente limitato a respingere l’istanza di sospensione provvisoria o cautelare, richiesta dai ricorrenti in attesa di sentenza della decisione di merito.
In particolare, con l’ordinanza pronunciata il 15 marzo scorso il TAR si è semplicemente pronunciato sul requisito del “grave pregiudizio nel ritardo”in attesa di sentenza di merito, ritenendolo insussistente in considerazione dell’entità delle singole bollette notificate ai ricorrenti. La circostanza che il TAR non si sia minimamente espresso in merito alla legittimità delle delibere di aumento delle tariffe lascia invece supporre un esito favorevole del ricorso, considerato che, ove il TAR avesse riscontrato la legittimità delle delibere impugnate, avrebbe molto probabilmente concentrato la propria motivazione di rigetto su tali aspetti piuttosto che rimandare tutto alla decisione sul merito.
I motivi di illegittimità degli atti, che anche noi abbiamo più volte segnalato all’amministrazione, rimangono, dunque, fermi ed incontestabili, trattandosi di violazioni di termini perentori sui quali non sembra esserci margine di valutazione. Riteniamo che sotto questo profilo di merito la successiva pronuncia da parte del TAR potrebbe essere più che pregiudizievole per l’ente, sia per l’evidenza delle violazioni, sia per i pregiudizi in termini di costi delle operazioni di rimborso, sia per i costi dei vari contenziosi che si svilupperanno, compresi quelli che per gli stessi motivi potranno essere intentati dai singoli utenti una volta raggiunti da formale intimazione di pagamento. In altri termini, il permanere di un palese stato di illegittimità degli atti rischia di essere causa di enormi pregiudizi sia per l’ente che per i cittadini, ed il fatto che il TAR non si sia ancora pronunciato sul merito della controversia non autorizza chi di dovere a non valutare seriamente tutti gli aspetti della vicenda.
Infine, circa la collaborazione auspicata con lo stesso comunicato odierno dall’amministrazione, con tanto di richiamo a “non continuare a soffiare sul fuoco del disagio”, ci teniamo ad evidenziare che di fronte al disagio non si può essere cinici e indolenti e, per conto nostro, non possiamo far finta di non conoscere le difficoltà di chi, pur volendo, non riesce ad onorare il pagamento dei tributi, ancor più se l’impedimento deriva da aumenti esagerati che noi sappiamo essere ancora ingiusti.
La collaborazione, per come la intendiamo noi e per come continuiamo ad offrirla, è fatta di attenzione a tutti gli aspetti della vicenda, a cominciare dai disagi dei cittadini, e può arrivare al pieno sostegno nell’adozione di qualsiasi tipo di atto, purché condiviso sul nascere, legittimo nelle forme e favorevole ai cittadini nel merito.
PER SCALEA
Il capogruppo
Angelo Paravati


































