Riceviamo e Pubblichiamo

“L’epilogo del mandato dell’amministrazione Gaudio conferma l’inadeguatezza dimostrata nel corso di questi cinque anni: la Giunta è alla deriva, senza più maggioranza e con un Sindaco stanco, avvilito e la testa già fuori dal Municipio.


Vederlo al telefono alla ricerca dei suoi consiglieri per sapere se sarebbero stati presenti o no al Consiglio del 28 mattina, ci ha dato la misura della sua disfatta.

Il Consiglio Comunale che si sarebbe dovuto tenere alle 12 del 28 dicembre, è stato rinviato in seconda convocazione alle 18 del 29 dicembre.
Il Segretario Comunale ha raccolto le presenze dei consiglieri: quattro quelle della minoranza, due quelle della maggioranza; all’ordine del giorno una variazione di bilancio relativa ad una serie di finanziamenti molto importanti per il futuro della gestione dell’Ente.

Tra questi oltre 7 milioni e mezzo per il sistema depurativo e circa 700 mila euro per lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici.

Bene, a fronte di interventi di tale portata, l’Amministrazione arriva in Consiglio senza i numeri per approvare la variazione.
È un fatto gravissimo, perché non stiamo trattando un punto politico: qui c’è solo da essere responsabili e non mettersi nelle condizioni di far perdere al territorio (o anche solo di ritardarne i benefici) opportunità così consistenti.

La situazione che abbiamo di fronte è quella di un timone abbandonato, è così da un pezzo e ancora fino a qualche mese fa, abbiamo cercato e sperato le dimissioni del Sindaco, convinti che un Commissario avrebbe quanto meno garantito un’attività amministrativa e la regolarità di qualche servizio, così come l’acquisizione di determinati finanziamenti. Oggi non è più possibile.

A pochi mesi dalle elezioni non avrebbe senso sciogliere il Consiglio e tanto meno mettere a rischio dei finanziamenti così importanti: se alla seduta delle 18, i consiglieri di maggioranza non avessero i numeri per approvare la variazione, dovremo decidere noi nell’interesse dell’Ente e far passare i finanziamenti, o potremmo non fruirne in futuro e noi vogliamo impiegare quelle somme al servizio della comunità”

Gruppo Consiliare di opposizione Obbiettivo comune