DIAMANTE- Piovono critiche. A riceverle l’amministrazione comunale di Diamante ed in particolar modo l’assessorato al Turismo che è di competenza dell’ex presidente del Consiglio comunale della legislatura Magorno, ovvero Francesco Bartalotta.

La nuova era dell’Avv. Achille Ordine, avrebbe optato per alcune scelte che proprio non sarebbero piaciute alla cittadinanza, e con l’approssimarsi della Stagione Estiva, ecco piovere le paure dei consiglieri comunali di minoranza, Pino Pascale e Antonio Cauteruccio, rispettivamente rappresentanti di Uniti e Progresso, gruppi consiglieri in seno all’Assise comunale.

Molto duro l’affondo di Cauteruccio: «La sensazione è quella di un paese che vuole tornare a crescere e a correre ma che appare bloccato, lacerato e immobilizzato da un’Amministrazione Comunale che si era proposta alla popolazione impegnandosi a fare il contrario di ciò che sta facendo.Chi amministra oggi dovrebbe chiedersi soltanto come riportare presenze turistiche e indotto commerciale nella nostra città, dando delle risposte ed evitando di alimentare divisioni. Questa è la priorità, le istituzioni devono unire non dividere. Il suolo pubblico è un settore delicatissimo su cui l’Amministrazione e’ entrata politicamente in maniera scomposta con un nuovo disciplinare carico di dettagli e di cavilli da un lato e nuove concessioni (vedi attività d’asporto e superfici antistanti aumentate a 2/3) dall’altro». Pesante anche il J’accuse di Pino Pascale, già vicesindaco e candidato a Sindaco: «In qualità di rappresentante istituzionale – si legge – intendo formalizzare la mia 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘃𝗼𝗰𝗮 𝗶𝗻 𝗮𝘂𝘁𝗼𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 dell’𝗢𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗮𝗹𝗲 𝗻. 𝟭𝟳 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟲/𝟬𝟲/𝟮𝟬𝟮𝟱, con la quale si dispone l’obbligo di installazione di impianti di videosorveglianza presso i punti di conferimento dei rifiuti, a carico di: attività di somministrazione di alimenti e bevande, stabilimenti balneari, strutture alberghiere, ristoranti, supermercati, aree di sosta per camper, condomini, parchi pubblici e privati. Un provvedimento che ritengo profondamente 𝗶𝗻𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗼, 𝘀𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗹𝗲𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝘁𝗶, a partire dalla 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝗰𝘆 fino ai 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝗾𝘂𝗶𝘁𝗮’ 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮’ 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮. L’imposizione di tali oneri economici e gestionali su soggetti privati, senza un chiaro quadro normativo di riferimento e senza un confronto preventivo con le categorie interessate, rappresenta un 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 che mortifica la collaborazione tra istituzioni e cittadini.Questa ordinanza contribuisce a trasformare la nostra città in un ambiente sorvegliato e repressivo, del tutto incompatibile con la vocazione turistica, culturale e sociale che da sempre caratterizza Diamante.Non si può poi non parlare della 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗲𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮’ 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 per attività storiche che hanno dato e danno lustro a Diamante e che oggi vengono colpite da provvedimenti restrittivi.Le istituzioni locali dovrebbero facilitare e accompagnare la crescita del tessuto imprenditoriale, non ostacolarla con provvedimenti che nulla hanno a che fare con lo sviluppo di una comunità moderna e aperta.A partire da oggi, annuncio un’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮’ 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗴𝗶𝗹𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗽𝗶𝘂’ 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗽𝗶𝘂’ 𝘀𝗲𝘃𝗲𝗿𝗮 su tutti gli atti amministrativi futuri. È necessario ristabilire un clima di t 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼 e 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. Esprimo infine la mia piena solidarietà alle attività economiche colpite, riconoscendone il ruolo fondamentale nel garantire occupazione, servizi e attrattività alla nostra città. 𝗗𝗶𝗮𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮 𝘂𝗻’𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲, 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝗹𝗶𝘀𝗺𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗮𝗴𝗼𝗻𝗶𝘀𝗺𝗼».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome qui

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.